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VOTO DI SCAMBIO CAMORRISTICO NEL COMUNE M5S DI QUARTO: L’ASSESSORE GLIELO DIAMO NOI

DE-ROBBIODalle carte dell’inchiesta sul voto di scambio camorristico e sui ricatti al sindaco M5s Rosa Capuozzo, spuntano le intercettazioni che collegano i Cesarano e il consigliere grillino Giovanni De Robbio (ora sospeso dal movimento), indagato per la tentata estorsione al primo cittadino.

“L’assessore glielo diamo noi, e questo assessore ci deve dare quello che noi ci abbiamo detto che ci deve dare”. Così, descriveva al telefono i termini “dell’accordo elettorale” la famiglia di Alfonso Cesarano, ritenuta vicina al clan Polverino con De Robbio, il consigliere M5S più votato alle amministrative di Quarto di Napoli.

E se quell’assessore non fosse stato indicato? “Lo facciamo cadere subito” dice al telefono Giacomo Cesarano (non indagato), figlio di Alfonso: “Iniziamo ad appoggiare tutti quanti all’opposizione”.

La conversazione è captata alle 21.36 del primo giugno. Si è votato il giorno prima per il primo turno e Rosa Capuozzo è arrivata al ballottaggio, i 5 Stelle sono andati benissimo, De Robbio ha sfiorato le mille preferenze. Le cose stanno andando secondo i desiderata degli interlocutori ma c’è da affrontare ancora il secondo turno.

Non ti preoccupare ti diamo noi una mano a vedere i voti che devi avere…”. Ma c’era ancora un ballottaggio da affrontare e Cesarano jr disse all’amico che bisognava fare l’ultimo sforzo: “Fra di Criscio e il M5S… adesso si deve portare chiunque a votare, chiunque esso sia, anche le vecchie di ottanta anni si devono portare là sopra e devono mettere la X sul M5S che è la cosa fondamentale…”.

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Fonte: Il fatto Quotidiano