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VIRGINIA RAGGI TORNA A ROMA DOPO LA NEVICATA, CHE COSA FACEVA VERAMENTE IN MESSICO

La sindaca di Roma Virginia Raggi, impegnata in questi giorni a Città del Messico per la conferenza del ‘C40 #Women4Climate’, ha anticipato il rientro nella Capitale, colpita in queste ore dall’emergenza maltempo, che ha causato neve e ghiaccio in città. A quanto si apprende, la sindaca, dopo il suo intervento al C40, ha deciso di rientrare a Roma, anticipando la partenza. Raggi domani mattina, assicurano dal Campidoglio, sarà già al lavoro.

“In contatto costante – scrive l’agenzia AdnKronos – con Centro operativo della Protezione Civile di Roma Capitale. Grazie a tutti per il grande lavoro di squadra”, ha scritto su Twitter la sindaca, allegando una foto del vertice romano sull’emergenza neve, con un maxischermo sullo sfondo che la immortala in videocollegamento. Raggi era stata criticata sui social per non essere rientrata prima a Roma dal Messico e, soprattutto, per aver firmato con un preavviso ritenuto non sufficiente l’ordinanza di chiusura delle scuole, mettendo così in difficoltà i genitori. Ordinanza che, con lo scioglimento della neve caduta già prima dell’ora di pranzo, è diventata via via sempre più indigesta ai romani. A finire nel mirino, poi, la riduzione dei trasporti prevista dal Comune, con conseguenti difficoltà negli spostamenti per i pendolari.

“Tanto lei sta in Messico e i suoi bambini li guarda sicuramente la tata… che gliene frega del disagio che causa?”. Questa la domanda ricorrente di madri e padri inferociti che, sotto diverse forme, è anche diventata il ‘tormentone’ della giornata. “Chiudiamo – ribatte qualcuno – anche tribunali, ospedali, uffici pubblici, allora… questi figli, con chi stanno a casa? Le ferie le paga il comune? Al mio capo glielo spiega la Raggi?”.
“Per 2 centimetri di neve – si legge ancora sulla pagina di Roma Capitale, piena di commenti di protesta già dal tardo pomeriggio di ieri – si chiude la capitale d’Italia e la seconda città più grande d’Europa? Quindi se non posso portare i bambini a scuola a piedi secondo il comune non dovrei neanche uscire di casa visto questo grave pericolo imminente…”.
E la rabbia fa scattare paragoni con i sindaci precedenti, duramente criticati durante l’ultima emergenza neve, nel 2012: “Revocare la domenica ecologica e organizzarsi prima no? Alemanno – contesta un utente – fu aspramente criticato per aver fatto la stessa cosa. Vediamo quanto verrà venerata la Raggi per una decisione banale che poteva essere presa 3 giorni fa”, si chiede.
“Una massa di incapaci – tuona un altro utente, l’ennesimo irritato per la tempistica del Comune nel dare l’annuncio -, sono giorni che il sindaco dice ‘siamo pronti per la neve’ e alle 18 decide di chiudere le scuole, non prima”. “Capolavoro Raggi! Neve prevista da settimane! Sindaca in Messico e linee autobus sospese. Ma niente paura Piano Neve operativo e in rialzo quotazione vendita sombreri!”, ironizza poi un commentatore su Twitter. “Invece di andare in Messico – puntano ancora il dito in un tweet -, Raggi avrebbe fatto meglio a restare a Roma con i suoi concittadini. Non basta allerta meteo o scuole chiuse per lavarsi la coscienza. Intanto i mezzi pubblici sono bloccati e i cittadini costretti in casa. Raggi, la “siesta” è finita”. “Nonostante le previsioni e nonostante si sapesse da circa due settimane, l’amministrazione a Roma ha apparato l’ennesima figura di merda”, ‘cinguetta’ ancora un altro utente.
“Se fossero stati in grado di far fronte all’emergenza neve – si legge ancora -, non avrebbero chiuso le scuole. Visto che non sono capaci di affrontare nessun tipo di emergenza, ti dicono di evitare anche di uscire di casa, come dire che l’emergenza la dobbiamo gestire noi cittadini senza sperare nel loro aiuto!”. “Magari chiudere anche gli uffici pubblici sarebbe stato doveroso! Impossibile – scrive una pendolare – recarsi in ufficio. e gli autobus non passavano…”.
E c’è anche chi, dopo l’emergenza che ancora non sembra essere finita, lamenta l’assenza non solo del sindaco ma del “comune di Roma, che non da notizie da 15 ore”.
Virginia Raggi era in Messico per partecipare a un simposio internazionale sul clima, mentre Roma si fermava per la neve (scuole chiuse nella capitale sia il 26 che il 27 febbraio), anche se il sindaco di Roma – riporta Michele Arnese su Starmag.it – non figura tra i relatori indicati nel programma della conferenza internazionale prevista per il 26 febbraio a differenza di primi cittadini di altre città come Montreal e Salt Lake. E’ quello che si evince dai dettagli del simposio “Women4Climate” organizzato dall’associazione C40 con la sponsorizzazione anche L’Oreal e Citelum (gruppo Edf).
In effetti, il sindaco pentastellato della capitale non avevo detto di essere tra i relatori della conferenza anche se su Facebook aveva sottolineato l’orgoglio di partecipare al simposio di C40: “Sono a Città del Messico per la conferenza C40#Women4Climate. L’Italia torna protagonista nel dibattito sui cambiamenti climatici. Le grandi capitali sono in prima linea per vincere le sfide di domani. Nessuno deve rimanere indietro. Lo sviluppo sostenibile e inclusivo è il nostro obiettivo comune. Il futuro è nelle nostre mani“.
Che cosa è C40? Ecco cosa si legge nel sito ufficiale: “C40 è riconosciuta come la principale rete globale di città impegnata ad affrontare i cambiamenti climatici per migliorare la salute della nostra gente, delle nostre città e del nostro pianeta”.
C40 pone al centro, come si legge nella locandina dell’appuntamento a Città del Messico, le donne che “hanno svolto un ruolo fondamentale nel negoziare l’accordo di Parigi e continuano a guidare un’ambiziosa azione sul clima in città, imprese e ONG in tutto il mondo. Le donne costituiscono più della metà della popolazione mondiale e sono spesso colpite in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici. La loro leadership e partecipazione è quindi fondamentale per risolvere questa crisi globale”.