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TSUNAMI SI TAV, A TORINO LA PIAZZA DA LA SVEGLIA ALL’ITALIA

Sono oltre 30 mila, secondo una stima degli organizzatori, i partecipanti alla manifestazione Sì Tav di Torino. Piazza Castello è gremita di persone, nonostante abbia smesso di piovere da poco, e lo sono anche le vie limitrofe. Tra i partecipanti anche 20 sindaci della Valle di Susa.

“Torino scende in piazza per dire tanti sì – a partire da quello per la Tav – che sappiano interpretare i bisogni della gente e che riscrivano il futuro di una città e di una regione”, spiegano gli organizzatori. Un camion scoperto sarà il palco della manifestazione. Vi saliranno le sette donne del Comitato Sì, Torino va avanti, Mino Giachino, promotore del Sì Tav- Sì Lavoro, Gianmarco Moschella, studente di Economia, e Guglielmo Nappi, studente di Ingegneria dell’AutoVeicolo.

“Rispettiamo gli impegni assunti con M5S – sottolineano i parlamentari della Lega eletti in provincia di Torino – ma ribadiamo con forza che l’opera va realizzata.  La nostra partecipazione alla manifestazione è innanzitutto un segno di rispetto e di attenzione verso il mondo produttivo e imprenditoriale piemontese che oggi ha deciso di scendere in piazza e che manifesta evidentemente un disagio”.   In piazza Castello, per la Lega, sono presenti i parlamentari Elena Maccanti, Gualtiero Caffarrato, Marzia Casolati e Alessandro Benvenuto. “Siamo parlamentari eletti in provincia di Torino, rappresentiamo una forza politica di governo che vuole dialogare. Siamo favorevoli alle grandi opere e riteniamo la linea Torino-Lione fondamentale e strategica per il Piemonte e per tutto il paese”, aggiungono gli esponenti del Carroccio.
“Da oggi  – dice Mino Giachino, sottosegretario ai trasporti nell’ultimo governo Berlusconi e promotore della petizione Si Tav che, nelle ultime ore, ha superato le 60mila firme – nulla sarà più come prima. Cambia il clima intorno alle grandi opere per rilanciare l’ economia. In questa piazza c’è un Pil che si aggira intorno ai 20 e 30 miliardi”, aggiunge Giachino in merito alla presenza degli imprenditori e dei lavoratori. Nonostante la pioggia, i manifestanti si stanno radunando in piazza Castello, molti vestiti da arancione, colore scelto per l’iniziativa. In piazza alcune bandiere a cinque cerchi, simbolo delle Olimpiadi invernali di cui Torino ha perso la candidatura per il 2026 dopo le divisioni all’interno della maggioranza pentastellata.
“Oggi, in piazza Castello – al netto delle diverse sensibilità politiche – sono state sollevate delle critiche, che accolgo, ma c’erano anche molte energie positive”. Lo scrive sul suo blog la sindaca di Torino Chiara Appendino. “Sono stati proposti alcuni punti per il futuro della Città in buona parte condivisibili, anche perché rispecchiano ciò che come Amministrazione abbiamo fatto fino ad oggi e ancora intendiamo fare nei due anni e mezzo di mandato che abbiamo davanti a noi”.
“Questa è la porta dell’ufficio della Sindaca di Torino: è aperta e sempre lo resterà”, aggiunge Appendino, che sul suo blog si mostra in una foto vicino all’ingresso del suo ufficio di piazza Palazzo di Città. La sindaca ribadisce di essere pronta a “ad instaurare un dialogo costruttivo sulla Torino di domani, anche con chi ha una visione diversa dalla nostra. Un dialogo aperto, sincero, trasparente – conclude – Aspro, se serve. Ma vivo e sano. Nel pieno rispetto di tutte le opinioni.
La porta è aperta”.

Fonte: Ansa
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