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TERMOLI: “PORTA DEL MOLISE” O “PORTA DELLA MONNEZZA”

isola ecologicaL’amministrazione comunale di Termoli guidata da Basso Antonio Di Brino ha pensato bene di disseminare con discariche la città. Ammucchiare in un punto tanti contenitori dove ognuno può andare a depositare i propri rifiuti.

Le chiamano isole ecologiche.

Tante piccole discariche in pieno centro abitato, con sicuro peggioramento delle condizioni igieniche.

Mentre in qualsiasi centro abitato del pianeta si incentiva la raccolta porta a porta e tanto più alta è la coscienza civica migliori sono i risultati di raccolta di rifiuti riciclabili. Con la raccolta domiciliare, vengono ridotte le isole ecologiche, le aree in cui si concentrano le batterie di cassonetti, con conseguente miglioramento delle condizioni igieniche.

Invece dov’è la genialità dei nostri amministratori? Fare l’esatto contrario, distinguersi da ciò che avviene in tutti i paesi civili, ovunque nel mondo.

E soprattutto dove hanno previsto di localizzare le cosiddette “isole”? In via Duca degli Abruzzi, praticamente davanti alla stazione ferroviaria, dove da poco sono iniziati lavori di riqualificazione della zona. Sulla spiaggia del litorale nord. Sempre a far compagnia ai bagnanti, ma per non fare torto a nessuno quest’altra a Rio Vivo. Nel porto dove ci si imbarca per le Isole Tremiti.

Tutti posti che dovrebbero essere il biglietto da vista di una località che vuole definirsi turistica.

Ve lo immaginate cosa vede per prima un turista che arriva a Termoli in treno? Una bella “isola”. Non quella circondata dall’acqua. Un’isola di rifiuti. Il turista che si imbarca o che torna, questa volta da isole vere, le Tremiti? E il turista, ma anche il termolese, che va al mare cosa trova vicino all’ombrellone? Rifiuti, risposta esatta.

Non basta l’impianto di depurazione visto e odorato dal Borgo Vecchio e neanche la scala a chiocciola-bagno pubblico, ci vuole un bel po’ di immondizia sparsa qua e là.

Come si concilia questo scempio del territorio urbano con il progetto strategico regionale per lo sviluppo locale “Termoli Porta del Molise” a cui i fondi PISU destinano 4.767.792,96 euro?

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l’assessore all’ambiente “con capacità specifiche nel settore e molto attaccata all’ambiente, alla sostenibilità ecologica e alla raccolta differenziata”, Augusta Di Giorgi, di tutte queste discariche cittadine. Ancora più istruttivo sarebbe sapere se Termoli le piace più come “Porta del Molise” o come “Porta della monnezza”.

mader