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STADIO ROMA, L’EX SINDACO MARINO STRONCA LA RAGGI: “HA FATTO UN FAVORE AI COSTRUTTORI”

L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervenendo alla puntata di “Faccia a Faccia” di Giovanni Minoli, che andrà in onda stasera su LA7, sul nuovo stadio della Roma ha affermato: “è una storia iniziata con la nostra amministrazione. Il primo progetto che ci avevano presentato noi lo avevamo bocciato. Oggi la Raggi ha approvato il progetto iniziale dei costruttori che la Giunta Marino aveva bocciato inizialmente perché non era di interesse pubblico”.

“La Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico da noi ottenute, più di 250 milioni di euro per i trasporti e un parco grande come Villa Borghese. Ha fatto un favore ai costruttori”.

“Quello che la sindaca Raggi – continua l’ex sindaco della Capitale – sventaglia davanti a tutti come un gagliardetto, cioè la stabilità idrogeologica, non è un intervento per il pubblico ma è uno di quegli interventi che Pallotta ci presentò dall’inizio per lo stadio. Figuriamoci se una persona intelligente come Pallotta avrebbe costruito lo stadio senza proteggerlo dai rischi idrogeologici”, aggiunge, spiegando che “nella delibera votata dalla mia giunta e voluta fortemente dall’assessore Caudo avevamo legato per 30 anni e con un vincolo di strumentalità lo stadio alla Roma. E abbiamo anche detto che se per caso questo non fosse accaduto negli anni futuri allora i proprietari avrebbero dovuto pagare 200 milioni di euro di penale attualizzati a quando questo fosse accaduto. Speriamo che i 5 stelle mettano anche questa norma nelle delibere che dovranno fare. Noi ci avevamo pensato e lo avevamo scritto”, ha aggiunto, mentre “quello che viene a mancare completamente sono tutte le opere pubbliche. Come ci si andrà allo stadio? Tutti incolonnati sulla vecchia via del Mare, questo è quello che accadrà perché vengono cancellati il ponte pedonale che collega con la Roma-Fiumicino dall’altro lato del fiume, viene cancellato un ponte sul fiume che collega l’autostrada Roma-Fiumicino con la via del Mare, viene cancellato completamente il rifacimento di tutta la via del Mare fino al Raccordo e viene cancellato il prolungamento della metro B”.

“Al posto delle torri poi avremo 18 edifici alti sette piani – ha aggiunto Marino – ricordiamo cos’era il parcheggio al Flaminio quando eravamo ragazzi, distesa di siringhe, prostituzione di notte, oggi c’è un segno distintivo che rimarrà nel tempo, le tre testuggini dell’Auditorium di Renzo Piano. Meglio 18 edifici bassi oppure tre grattacieli disegnati da uno dei più grandi architetti che rimarrebbero nella storia dell’architettura?”.

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Fonte: Agen Press