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IL SOCIOLOGO DOMENICO DE MASI BOCCIA I GRILLINI CHE GOVERNANO ROMA: “SI SENTONO TAUMATURGHI, SONO SOLO IMMATURI”

“Se a governare Roma ci fosse un triumvirato fatto da Churchill, Roosevelt e De Gaulle, anche loro avrebbero difficoltà enormi. Figuriamoci la giunta Raggi”.

Così dice in una intervista al quotidiano la Repubblica Domenico De Masi, ordinario di Sociologia del lavoro alla Sapienza, due mesi fa è stato un testimonal di Grillo sulle politiche del lavoro. Ma lui ci scherza su: “A chi mi chiede se sono grillino o renziano rispondo: sono demasiano”. Non scherza invece sul futuro della capitale. Per lui ha poche speranze, nonostante a guidarla sia il movimento al quale ha offerto collaborazione.

La giunta Raggi continua a perdere pezzi. Di chi è la responsabilità?
“I 5S sono l’anello terminale di una decomposizione in atto da decenni. Roma è stata tradita innanzitutto dai suoi cittadini che hanno contribuito al suo degrado, si sono assuefatti alla deregulation, hanno tollerato con noncuranza anni di malagestione”.

Come spiega la continua girandola di assessori e dirigenti?
“La colpa del M5S romano è di aver puntato solo su se stesso con un’ambizione taumaturgica, come se fosse in grado di fare miracoli. Per risanare la città avrebbero dovuto chiamare a raccolta le cinquanta persone migliori d’Italia e metterle a giocare una partita quasi persa in partenza. Ora non basterebbe nemmeno una squadra di supereroi”.

E allora che dovrebbe fare questa giunta per dare speranza alla città?
“Nel breve periodo non vedo vie d’uscita, occorrerebbero almeno 10 anni per risollevarla. Il guaio è che l’amministrazione grillina non riesce a salvare nemmeno le apparenze. Rutelli e Veltroni, non potendo risolvere i problemi di fondo, hanno tentato almeno la carta della cultura”.

Far fuori chi dissente secondo lei sta peggiorando le cose?
“Rispetto agli enormi problemi che ha questa città, le bagatelle interne sono irrilevanti. Di certo non aiutano e soprattutto denotano immaturità di fondo e assenza di visione. Dopo Argan, Roma non ha avuto più sindaci degni di questo nome”.

Quali caratteristiche dovrebbe avere il sindaco di Roma?
“Grandissima capacità manageriale e un’enorme cultura. Raggi, mi spiace dirlo, non ha né l’una né l’altra. La verità è che nessuno dei quattro candidati alle elezioni del 2016

era all’altezza del compito”.

Lei passa come uno degli esperti di riferimento dei grillini. Li sta aiutando?
“Non li fiancheggio né li voto, sono un socialdemocratico e ho sempre votato per il partito che stava dalla parte dei poveri”.

mader