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IL SINDACO GRILLINO DI ALCAMO SI ALZA LO STIPENDIO E IL SEGRETARIO GENERALE BLOCCA LA DELIBERA

surdiUna delibera resa pubblica tre volte, un aumento di indennità di un sindaco Cinquestelle e un esposto denuncia alla Corte dei conti. In estrema sintesi, un pasticcio a 5 stelle. Lo scenario è nel Trapanese, Alcamo, città dove lo scorso 19 giugno alle amministrative, il M5S ha ottenuto una percentuale bulgara: 74,88% dei voti e maggioranza in consiglio con 14 consiglieri su 24.

Numeri che hanno consentito al grillino Domenico Surdi di indossare la fascia tricolore. Il 33enne sindaco, quindi, amministra il comune trapanese, che per 22 anni è stato in mano al Pd, da meno di tre mesi. Periodo sufficiente, secondo il primo cittadino, per aumentarsi lo stipendio assieme a cinque suoi assessori.

E così in pieno agosto (notizia resa nota due giorni fa) la giunta Cinquestelle firma una relativa delibera, un atto “immediatamente esecutivo”, ma dichiarato nullo per vizi di forma dal segretario generale del Comune, Cristofaro Ricupati, assente proprio il giorno in cui l’esecutivo dà il via libera all’aumento dei compensi. L’attestazione di nullità, a firma di Ricupati, viene lasciata agli atti con tanto di timbro della segreteria generale e inserita con una nota all’interno della delibera di giunta varata il 2 agosto.

La vicenda si complica due giorni dopo, quando l’atto viene pubblicato senza alcuni documenti allegati: una disattenzione che costringe gli uffici a ripubblicare la delibera completa il 10 agosto, “violando”, tra l’altro, la norma che prevede un tempo massimo di tre giorni entro cui pubblicare gli atti sul sito del comune. E così il 17 agosto si pubblica, per la terza volta, la documentazione completa, con all’interno la dichiarazione di nullità firmata da Ricupati. La tesi del vizio di forma viene riproposta anche in una nota inviata dal segretario generale a Surdi, agli uffici comunali e, tra gli altri, alla Corte dei conti il 12 agosto: nella missiva si specifica che l’atto viene dichiarato nullo e “improduttivo di effetti” e che gli uffici “non potranno darvi esecuzione”.

Perché viene bocciato l’aumento di indennità del sindaco? Per Ricupati la delibera è “illegittima e foriera di danno erariale derivante dall’incremento delle indennità” in quanto “è stata maggiorata del 5 per cento, senza decurtare prima il 10 per cento dall’indennità tabellare”. La tesi del vizio di forma viene riproposta anche in una nota inviata dallo stesso segretario generale al sindaco Surdi, agli uffici comunali e, tra gli altri, alla Corte dei conti, specificando che l’atto viene dichiarato nullo e “improduttivo di effetti” e che gli uffici “non potranno darvi esecuzione”. Come dire, stop all’aumento stipendio. In soldoni, per il sindaco è prevista un’indennità di funzione pari a 3.460 euro lordi a cui si aggiungono 173 euro, ovvero il 5% dell’importo base. Lo stipendio complessivo sale così a 3.633. La delibera, però, non ha tenuto conto di un taglio del 10 per cento, come detto, che è comparso nella finanziaria nazionale 2006 e che la Corte dei conti ha ritenuto “strutturale” e con un orizzonte temporale “non limitato” a quell’anno. La palla passa alla magistratura contabile.

A conti fatti in cinque anni l’intera giunta del Comune di Alcamo costerà oltre 730mila euro, mentre con l’applicazione del taglio previsto dalla finanziaria 2006 la cifra scenderebbe a poco meno di 655mila. Il risparmio, qualora la tesi di Ricupati dovesse essere esatta, sarebbe di oltre 75mila euro. All’intreccio di norme e regolamenti si aggiunge un ulteriore tassello: nella lettera inviata alla magistratura contabile, infatti, l’ex segretario generale critica la copertura finanziaria indicata nella delibera. L’atto è “immediatamente” esecutivo ma rimanda per la copertura al bilancio di previsione, che non è ancora stato approvato.

Intanto, con un post su Facebook, il sindaco grillino “licenzia” il segretario generale del comune di Alcamo:surdi-fb

Cristofaro Ricupati non sarà più il segretario generale del comune di Alcamo. Lo ringraziamo per il lavoro svolto in questi primi 60 giorni. Noi continueremo all’insegna della discontinuità per garantire il cambiamento per cui ci avete dato fiducia. Il nostro comune ha bisogno di un profondo rinnovamento a partire dalla classe dirigenziale.

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Fonte: Il Tempo