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IL SENATORE GRILLINO GIARUSSO SPIEGA IL COMPLOTTO DEI POTERI FORTI E DI CARRAI CONTRO IL M5S

Il senatore grillino Mario Michele Giarrusso in un’intervista ad Andrea Tempestini del quotidiano Libero spiega come sono andate le cose a Roma, com’è finita ai giornali la mail della Taverna a Luigi Di Maio.

“Dietro c’è una ‘manina’?”, chiede Tempestini. Non solo, naturalmente: siamo di fronte a una cospirazione internazionale più ampia

 Tutto quello che viene fuori sulla giunta grillina a Roma è falso, le dimissioni in serie di assessori, funzionari, amministratori e manager fanno parte di un disegno studiato a tavolino dai poteri forti. Tutto un complotto contro Virginia Raggi e contro il Movimento 5 Stelle.

“Scusi, francamente…pensi al fatto della e-mail (quella spedita da Paola Taverna a Di Maio per comunicare che la Muraro era indagata,ndr), agli sms, alle conversazioni private: è finito tutto sui giornali. Una puntualità sospetta, che mi spinge a pensare che dietro ci sia una regia. Parliamoci chiaro: qui c’è in ballo Roma, la possibile vittoria alle elezioni, il governo del paese”.

Regia di…?

“Ci sono tanti e tali di quegli apparati… non ultima la manovra di Renzi per mettere un suo amico a capo dei servizi…”.

Marco Carrai.

“…proprio per fare spionaggio informatico. Non escluderei che dietro a questa puntualità ci sia una regia che non ha nulla a che fare con fonti interne al Movimento”.

“Berlusconi, nel bene e nel male, mi è sempre sembrato un vero imprenditore, con tutti i difetti degli imprenditori che fanno politica. Renzi invece è un personaggio costruito scientificamente per due obiettivi. Il primo, scalare con un’opa ostile il Pd. Il secondo, governare il Paese per conto di poteri oscuri. Rispetto a Berlusconi, dietro ha una costruzione molto più articolata”.

Mi parla di massoneria?

“Le idee di Renzi non arrivano dal Pd, ma sono partorite da pensatoi precisi: quelli dell’ultra-destra americana che considera il partito repubblicano un covo di socialisti. Un pensatoio micidiale, che sicuramente ha dei centri, anche massonici, con cui esprime la sua forza”.

Quindi a dar fastidio ai 5 Stelle ci sono i poteri forti, i poteri oscuri, i servizi segreti, le scie chimice le sirene e il grano saraceno.

E Marco Carrai, entrato nel computer di Paola Taverna per rubare la mail a Di Maio e passarla ai giornali.

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Fonte: Il Foglio