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ROMA, A RISCHIO CONTI DEL COMUNE: PIGNORATI 10 MILIONI DI EURO A ROMAMETROPOLITANE PER LINEA C

La società Roma Metropolitane, che si occupa di realizzare le opere di trasporto pubblico nel Comune di Roma, rischia il fallimento.

A minacciare i conti della società romana scrive Forex Info è un pignoramento di 10 milioni di euro che fa temere non solo per le sorti dell’azienda, ma anche per i conti del Comune di Roma.

La società, infatti, è in una situazione molto difficile, con conti correnti bloccati e con Pasquale Cialdini, l’amministratore unico nominato da Virginia Raggi circa due mesi fa, che attacca la giunta e minaccia di dimettersi.

Ad essere a rischio, poi, è anche la Metro C, i cui lavori potrebbero incontrare un nuovo grande ostacolo, dopo tutti i ritardi e le problematiche di questi anni.

Una situazione che rischia di degenerare velocemente e che porterebbe la sindaca Virginia Raggi a fare i conti con un nuovo e difficile problema, dopo quelli delle vicende giudiziarie e dello stadio di Roma.

Il motivo principale della crisi di Roma metropolitane sarebbe che la società di costruttori romani Salini-Impregilo è riuscita ad ottenere dal giudice un pignoramento per 10 milioni di euro riguardante un credito relativo alla costruzione della linea B1 della metropolitana, terminata nel 2015.

La società Roma Metropolitane non è nuova ai contenziosi e, anzi, ne ha per quasi 1 miliardo di euro con diverse aziende, ma questa volta è arrivato il blocco definitivo dei flussi di cassa che da tempo vertevano comunque in una situazione drammatica visto che erano quasi nulli.

Roma Metropolitane è un’azienda in perdita costante e, oltre a non aver mai approvato il bilancio per l’anno 2015, non ha portato avanti la ricapitalizzazione degli 11 miliardi necessari a mantenerla a galla, seguendo l’indirizzo di una mozione presentata dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle e approvata a novembre dalla giunta comunale.

A dicembre scorso la sindaca Virginia Raggi aveva nominato il nuovo amministratore unico mentre si aspettava di varare il nuovo piano di riordino delle società partecipate e nonostante le forti divergenze fra Massimo Colomban, l’assessore alle Partecipate, e Linda Meleo, assessore ai Trasporti pubblici.

Il piano di riordino delle partecipate, però, tarda ad arrivare e nel frattempo la tensione tra la giunta, i vertici e i dipendenti cresce in modo esponenziale.

Una situazione molto complicata quella che si trovano ad affrontare la sindaca Raggi e la sua giunta, tanto più che è probabile che gli oltre 200 dipendenti di Roma Metropolitane questo mese non riusciranno a percepire lo stipendio.

In un incontro con i sindacati Cialdini ha criticato duramente la giunta Raggi e ha minacciato di rassegnare le dimissioni, portando i libri contabili in tribunale se entro la fine del mese non ci saranno nuove direttive per la società.

Nonostante l’occupazione dei cantieri della Metro C di San Giovanni da parte dei lavoratori, nessun esponente del M5S ha rilasciato dichiarazioni sul tema.

Se si dovesse arrivare ad un fallimento della società, potrebbero esserci delle ripercussioni anche sui conti del Comune che potrebbero essere molto più alte del valore della società.

La società ha un debito certificato di quasi 200 milioni di euro con il consorzio di imprese che si sta occupando dei lavori della Metro C ed un contenzioso aperto in tribunale per almeno altri 300 milioni.

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Fonte: Forex Info