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RICCARDO NUTI CONTRO M5S: IO SOSPESO, RAGGI E DI MAIO NO

Riccardo Nuti il parlamentare palermitano sospeso dal Movimento 5 Stelle dopo l’inchiesta sulle firme false alle elezioni comunali attacca, con un post su Facebook,  Luigi Di Maio e la sindaca di Roma Virginia Raggi.

 “Nuti indagato? Sospeso. Altri parlamentari M5S indagati? Non sospesi. Raggi indagata? Non sospesa. Di Maio indagato? Non sospeso e premier”.

Nuti di recente è stato rinviato a giudizio con alti deputati e attivisti del movimento. Il post è stato scritto a commento della decisione di fare candidare per il M5S anche indagati.

Numerosi i commenti critici nei suoi confronti. Come quello di Antoska che scrive: “Con il tuo agire superficiale hai creato un danno a Palermo minando la credibilità del movimento. Ti è stato chiesto di fare un passo indietro, ti sei avvalso della facoltà di non rispondere che ti viene dalla tua carica mettendoti allo stesso livello dei vecchi politici x questo ti è stato chiesto di autosospenderti cosa che non hai fatto. Lo hanno fatto gli altri x te. Da qui nella tua incoerenza prima la guerra al candidato sindaco adesso a Cancellieri. Per favore fai non uno ma 1000 passi indietro e taci”.
Francesco gli dice: “Vattene.. ma non buttare fango… altrimenti fai come le altre mer… Sai bene anche tu che sono due cose diverse”.
Un’altra ‘amica’ di Fb, Clara, gli scrive: “Nuti, inizia a guardare i tuoi errori invece che sparare sulla croce rossa. Il M5S non si fermerà per te, tu sarai sputtanato il M5S ne uscirà più forte di prima, le persone intelligenti ammettono i propri errori e chiedono scusa”.
Michela scrive: “Mi sembra la frase di un bambino invidioso ed arrabbiato. Da lei Riccardo non me lo sarei aspettato! Ma queste cose non potete risolverle in privato? Non le sembra che stiano già buttando abbastanza fango sul M5S. Non date adito a altre polemiche!! Lavorate e cambiate questo paese”.
A un utente, Marco, Nuti decide di rispondere. “Potevi rispondere ai magistrati quando ti hanno convocato, non fare finta di niente. Sai benissimo che non sei stato sospeso per l’indagine in se. Ultimamente manifesti pubblicamente questo dissenso. Mi sa che già so come andrà a finire…”. E il deputato replica: “Mi sono sottoposto a due interrogatori rispondendo a tutte le domande fattemi. Marzo 2017 e Giugno 2017. Se vuole per me ne posso fare altri 100 di interrogatori”.
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Fonte: AdnKronos