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RICCARDO NUTI: “FARÒ CHIAREZZA SUL PERCHÉ SIA STATO FATTO IL MIO NOME”

Riccardo Nuti, nome di peso tra i grillini “ortodossi”, guarda da lontano le prossime elezioni nella sua Sicilia. Costretto alla finestra, dopo il caso “firme false” e la sospensione dal M5S in cui però, assicura, «credo ancora».

Nuti  in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa avrebbe affermato, «Non posso dire che ci sia Cancelleri dietro tutto questo. Se c’è stato un disegno per mettermi al margine del M5S potrà emergere solo dopo che sarò assolto. Ci sono tanti segnali, è vero, e di certo il mio lavoro dava fastidio. Farò chiarezza sul perché sia stato fatto il mio nome».

Giancarlo Cancelleri è l’uomo giusto per la Regione? «L’uomo giusto non esiste. Il problema, in Sicilia, è alla base: serve prima un cambiamento culturale. Per questo non è detto che il Movimento, una volta salito al potere in Regione, riesca davvero a cambiare le cambiare le cose».

Sulle distanze tra lui e Cancelleri, Nuti fa sapere: «Posso dire che, al di là delle intenzioni facili da proclamare in campagna elettorale, io e lui ci comportiamo in modo diverso. Io sono rimasto fedele alle battaglie di dieci anni fa, e sono sempre stato meno disponibile a situazioni di compromesso, o a dialoghi e accordi con figure che a me non piacciono».

Poi, con un post su Facebook Nuti precisa:

Nell’articolo uscito oggi su La Stampa il titolista si è divertito a inventare frasi diverse da quelle da me dette nell’intervista.
Infatti nell’intervista non ho detto che “in Sicilia i 5stelle non cambieranno le cose” ma ho detto che senza cambiamento culturale in Sicilia non ci può essere un vero cambiamento. È questa la vera sfida.
Stessa cosa per la parte relativa ai “segnali” e il “disegno”. Insomma l’intervista dice una cosa, titolo e sottotitoli tutt’altro.