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QUANDO LA LEGA VENDEVA LE CASE AI ROM DI TREVISO

salvini-ruspa-matteoderricoOggi Matteo Salvini invoca le ruspe per radere al suolo i campi nomadi, dimenticando quando la Lega i campi nomadi li finanziava a suon di milioni di soldi pubblici. In tempi meno recenti, durante il ventennio di amministrazione leghista a Treviso Giancarlo Gentilini faceva la voce grossa contro stranieri, immigrati e nomadi ma come sempre in casa Lega si usava un doppio binario.

Da una parte le dichiarazioni pubbliche, le dure e violente prese di posizione contro i Rom fatte per fare vedere quanto ce l’ha duro dall’altra invece l’ordinaria amministrazione e a volte qualche strizzatina d’occhio ai “nemici”. La Lega accusa chi oggi è al governo e applica le regole di essere troppo buono con i Rom, ma le stesse regole le applicava senza fiatare quando era al potere. Non che il fatto costituisca un reato, anzi, lo è solo nella testa dei leghisti, gli stessi che dai banchi dell’opposizione ora accusano l’Amministrazione e la Giunta di essere troppo accondiscendenti nei confronti dei tanto odiati nomadi.

Il motivo? Troppe case popolari assegnate ai Rom, case che sarebbero state ovviamente tolte agli italiani.

La polemica è esplosa durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale svoltosi martedì scorso.

Primo argomento leghista: i Rom non sono italiani e non pagano le tasse. La prova, secondo loro, è la foto scattata qualche tempo fa da un Consgliere leghista. Nella foto si vede la classica “auto di grossa cilindrata” parcheggiata nel giardino di uno degli alloggi popolari del Comune. Facile far scattare pavlovianamente l’odio nei confronti dei Rom, ovviamente senza specificare se la macchina è realmente di proprietà degli assegnatari dell’alloggio o di una persona che era in visita.

Gli uffici del Comune (contattati da NeXtquotidiano) non hanno infatti ricevuto la foto della targa e non è stato possibile fare una visura per risalire ai proprietari. Ma anche se risultasse che i proprietari sono i titolari dell’alloggio popolare viene fatto notare che l’automobile non fa reddito ai fini delle graduatorie di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). E questo i leghisti dovrebbero saperlo visto che hanno gestito l’ERP negli ultimi vent’anni, ed è pure possibile che ad assegnare la casa popolare sia stata la precedente amministrazione. Strano quindi che i consiglieri che hanno sporto denuncia (sui giornali però, dove fa solo rumore) non abbiano fornito i dati necessari all’identificazione.

Ma i consiglieri leghisti soffrono evidentemente dello stesso tipo di amnesia selettiva di cui soffre il loro leader. Dimenticano i consiglieri leghisti che i Rom che vivono a Treviso non solo sono italiani ma sono anche trevigiani come loro ed in quanto tali hanno diritto ad entrare nelle graduatorie per gli alloggi popolari, graduatorie che non guardano l’etnia ma il censo ovvero chi più ha bisogno. Dimenticano inoltre, i consiglieri leghisti, che anche le precedenti amministrazioni hanno spesso (e giustamente) assegnato le case popolari ai Rom.

L’Assessore ai Servizi Sociali Liana Manfio e gli uffici comunali confermano che in passato, dopo lo sgombero di uno dei campi nomadi di Treviso nel 2006, la Giunta leghista (in accordo con la Prefettura) aveva assegnato una casa a dodici nuclei familiari Sinti provenienti dal campo nomadi “rilocalizzandoli” all’interno di alloggi in un’altra zona della città. Ad oggi rimangono ancora tre famiglie provenienti da quel campo che hanno mantenuto la titolarità all’edilizia residenziale pubblica.

Ma questo la Lega finge di dimenticarlo, come faceva Gentilini nel 2008 a Venezia quando trionfante annunciava di aver fatto “piazza pulita degli zingari e dei campi nomadi”. Dimenticano anche, i consiglieri della Lega delle Ruspe che tra il 2004 e il 2008, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (ATER) della provincia di Treviso ha venduto case ai Rom. Di nuovo, nulla di illegale, niente da eccepire. Sarebbero una decina, secondo le informazioni in possesso degli uffici del Comune, gli alloggi venduti dall’ATER (a guidarla c’era la leghista Liviana Scattolon e in Cda sedeva l’attuale presidente, anche lui leghista, Pierantonio Fanton) a cittadini di origine Rom.

All’epoca però la Lega non ha avuto nulla da eccepire sull’operazione. Probabilmente “l’emergenza Rom” è tale solo quando la Lega è in campagna elettorale o all’opposizione.

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Giovanni Drogo per Next Quotidiano