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PORTO TORRES A 5 STELLE: GRILLINA ESPULSA PER IL FIDANZATO GIORNALISTA NON GRADITO. AUDIO SMENTISCE IL SINDACO

paola-conticelli“Al prossimo articolo di merda che scrive il tuo compagno ti chiedo il recall (espulsione dal M5s)”, aveva minacciato il sindaco all’ex capogruppo, e ancora, “scegli, se stai con lui ti dimetti da consigliere”. Due voci inconfondibili in un audio.

Lui Sean Wheeler, sindaco pentastellato di Porto Torres. Lei è Paola Conticelli, seconda più votata nella lista M5S, che a febbraio si è dimessa da capogruppo in consiglio comunale con una durissima lettera nella quale denunciava “un metodo di gestione opposto a tutto quello che avevamo pensato e proposto”. E con una ancora più dura accusa: “Sono stata sottoposta a un linciaggio. Con offese personali, minacce, gravissime ingerenze nella vita privata e nella libertà personale. Un mobbing pesante, quotidiano. Di persona, in chat e con la benedizione del sindaco”.

In seguito la Conticelli è stata espulsa dal Movimento.

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Alla fine la registrazione è venuta fuori e contiene le stesse identiche parole che l’ex capogruppo il primo marzo aveva postato nel suo profilo facebook parlando con un’amica della sua espulsione dal Movimento. Le stesse che ha portato in Procura, insieme a un’ora e mezza di registrazioni che giurava esistevano e che i suoi detrattori la sfidavano a tirar fuori. Accuse che Sean aveva sempre rimandato seccamente al mittente. Prima in una lunga quanto irrituale autointervista, postata nel suo profilo facebook. Poi in consiglio comunale. E anche nelle pagine della Nuova, dove, interpellato, aveva sottolineato: “Sul suo fidanzato gli ho detto che parlava sempre e solo male di noi e quindi anche di lei. Ma da persona, non da sindaco. Gli ho detto di parlarci, mica di lasciarlo. Chi mi conosce sa che queste accuse sono assurdità. Io non minaccio nessuno”.

A innescare la guerra proprio il rapporto sgradito tra Paola Conticelli e il compagno Carlo Eletti, responsabile dello storico mensile cittadino in Città, reo di picchiar duro contro lo stile di governo del Movimento.

Adesso il sindaco pentastellato non nega più di avere pronunciato quelle frasi pesanti nei confronti della Conticelli. Anzi, ricorda di averle dette ma non esattamente così “come sono state date in pasto ai cittadini”.

“Si tratta di un breve stralcio – sottolinea Wheeler – appiccicaticcio, di una riunione durata più di due ore perché non si riusciva a comprendere come fosse possibile che la Conticelli condividesse le aspre, e spesso gratuite, critiche al nostro gruppo (riportate dal compagno giornalista sul periodico in Città) e potesse allo stesso tempo rimanere nel gruppo stesso”. Riunioni particolari, quindi, quelle del Movimento 5 Stelle, dove a quanto pare tutti si fidano, ci si confronta anche aspramente “ma a nessuno dei sarebbe mai venuto in mente di registrare nascostamente, spezzettare e dare in pasto ai giornalisti frasi prive del loro contesto generale”.

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Fonte: La Nuova Sardegna