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PETIZIONE CONTRO IL CANDIDATO SINDACO M5S DI BOLOGNA. CHI HA VOTATO BUGANI?

grillo-bugani-matteoderricoPetizione a Beppe Grillo per la scelta del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Bologna. È stata lanciata on line su Change.org. I presentatori chiedono al leader del Movimento di votare il candidato sindaco.

“Massimo Bugani Sindaco di tutti, con il voto di chi? recita lo slogan della petizione.

buganiLettera a Beppe Grillo
M5s Bologna, chi l’ha votato Bugani?? Vogliamo votare il candidato sindaco.

Al contrario di tutte le altre città italiane, a Bologna, per le amministrative 2016, non abbiamo avuto la possibilità di votare il nostro candidato sindaco. Avete creato un movimento di onesti che quindi non possono lasciar passare uno strappo alle regole di tale entità. Chiediamo quindi che il tutto si svolga con la massima trasparenza, nostro cavallo di battaglia. O si è onesti fin dall’inizio o non lo si è.

petizione-bugani-matteoderricoMassimo Bugani è il candidato sindaco prescritto direttamente dal blog di Beppe Grillo, il tutto senza alcuna procedura partecipativa e con buona pace della democrazia diretta. D’altronde, c’era solo da confermare ciò che tutti già sapevano: la ricandidatura per Palazzo d’Accursio di Max Bugani.

Ma Bugani è un fedelissimo di Grillo. Uno dei consiglieri comunali a lui più fedele, molto conosciuto all’interno del Movimento nonostante la sua attività politica per ora si sia limitata ai banchi del comune di Bologna. Non è un caso infatti se sia stato proprio lui il presentatore della recente manifestazione di Italia 5 Stelle a Imola, vicino alla sua Bologna, una manifestazione che ha organizzato in prima persona con il suo gruppo di attivisti. I grillini di tutta Italia però lo avevano iniziato a conoscere già dal 2013, quando insieme al dj Matteo Ponzano aveva lanciato sul blog beppegrillo.it/lacosa la “controrassegna stampa” con la quale smontava riga per riga ogni articolo di giornale, soprattutto quelli poco teneri nei confronti dei 5 Stelle.

C’è però un altro aspetto che ha fatto di Bugani il più fidato collaboratore di Grillo lungo la via Emilia: le epurazioni pentastellate. Ogni volta che i vertici del Movimento hanno cacciato qualche attivista emiliano-romagnolo, c’è sempre stato il suo zampino. Dalla consigliera comunale felsinea Federica Salsi, che Bugani lasciò sola nel banco del consiglio comunale andandosi a sedere da un’altra parte dopo la sua partecipazione a Ballarò, agli ex consiglieri regionali Giovanni Favia (col quale si è scontrato più volte prima della defenestrazione) e Andrea Defranceschi, fino alla deputata imolese Mara Mucci poi confluita in Alternativa Libera e all’ex candidato sindaco M5S di Rimini Luigi Camporesi. Con tutti loro, ma se ne potrebbero citare pure altri, Bugani è entrato in rotta di collisione; lui rappresentava, e rappresenta, l’ortodossia grillina. Chi non stava – e non sta – dalla sua parte, prende la via dell’uscita.

Per Bugani la candidatura a sindaco di Bologna alle amministrative 2016 rappresenta un bis. Ci aveva già provato nel 2011, quando era ancora uno sconosciuto fotografo di periferia ma – complice il traino del Beppe nazionale – riuscì a conquistare il 9,50% piazzandosi terzo dietro il vincitore Virginio Merola del Pd e l’allora candidato leghista sostenuto anche dal Pdl Manes Bernardini, poi uscito dal Carroccio.

Max Bugani è stato l’autore, nel giugno dello scorso anno, di un attacco al sindaco Federico Pizzarotti direttamente sul blog di Grillo con un post, in bella evidenza, sulle “mancate promesse”. “Non mi piace chi fa il furbo e soprattutto non mi piace chi fa il furbo nel M5S. Prima di diventare sindaco a Parma io avevo letto delle promesse nel libro scritto da Matteo Incerti. Il libro non era altro che una lunga intervista a Pizzarotti e come vedete dalle due immagini si possono leggere chiaramente queste dichiarazioni: ‘Avviare un inceneritore nella città dell’Authority Alimentare europea e nella capitale della Food Valley è l’ultima cosa da fare. Poniamo rimedio e diventiamo un esempio a livello europeo e mondiale’. Se non ce la farete e Iren vorrà batter cassa con possibili penali? ‘A quel punto la parola tornerà ai cittadini di Parma. Chiederemo loro con un referendum senza quorum se vorranno pagare le penali oppure tenere un inceneritore”, scrive Bugani.

La casa editrice di Casaleggio, la Adagio, gli ha perfino pubblicato un libro a Bugani scrittore.

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