È clamoroso quando succede nel piccolo comune di Campomorone, nell’entroterra genovese.
Qui alla guida dell’amministrazione paesana c’è una lista civica supportata dal centro sinistra con la sindaco Paola Guidi iscritta al Partito Democratico.
Attraverso una mozione tre consiglieri del Movimento Cinque Stelle chiedono che la giunta ristabilisca al più presto la parità democratica con il riequilibrio tra uomini e donne. Questo perché attualmente il governo di Campomorone è composto dalla prima cittadina con deleghe e da altri due assessori in rosa con un solo uomo in squadra.
I pentastellati Filomena Puppo, Luca Giulio Brayda e Martina Pozzolo citano la circolare del Ministero dell’Interno e scrivono: “La Giunta del Comune di Campomorone, a seguito delle dimissioni nell’aprile 2015 dell’assessore Giancarlo Campora, è attualmente composta dalla Sindaco e da quattro assessori (la stessa
Sindaco con delega “ad interim”, il Vicesindaco Sig.Pecollo e le sig.re Maroglio e Rebora). E’ chiaro che questa Giunta è composta quindi da quattro donne e solo un uomo, in violazione, da ormai un anno, del principio della parità di genere ed è chiara l’inosservanza dei principi di uguaglianza, non discriminazione e pari opportunità, di matrice costituzionale, prima ancora che comunitaria”.
Così, mentre le donne portano avanti battaglie quotidiane per non essere discriminate nel mondo del lavoro e nella rappresentanza politica alle spalle di Genova, città di Beppe Grillo, le parti per una volta, sarebbero invertite.
“Sono orgogliosa che proprio nella mia amministrazione per una volta il buon lavoro delle donne riesca a emergere – spiega il sindaco – Una provocazione che arriva da una parte politica che più di altre dovrebbe essere all’avanguardia. Nessuno in questa situazione di disparità si è mai trovato in sofferenza ”.
È clamoroso quando succede nel piccolo comune di Campomorone, nell’entroterra genovese.