Mirco Comparini, ha presentato le dimissioni da amministratore unico della Farma.Li, società che gestisce le farmacie comunali di Livorno.
Ancora un grattacapo per il sindaco 5 Stelle Filippo Nogarin, scrive Il Fatto Quotidiano che rivela: “Il passo indietro infatti risale a fine aprile ma la notizia è iniziata a trapelare soltanto nei giorni scorsi. In questi due mesi la giunta è rimasta in silenzio sulle sorti dell’azienda che per il cento per cento è in mano a Liri Spa, società in liquidazione interamente partecipata dal Comune”.
Secondo l’assessore comunale al bilancio e alle aziende partecipate Gianni Lemmetti, “Il passo indietro di Comparini è dovuto non a un problema reale bensì a questioni di carattere puramente tecnico. Comune e Liri stanno infatti predisponendo un nuovo piano industriale e Comparini vorrebbe che si rivedessero i suoi obiettivi d’incarico alla luce dei nuovi scenari”. Per il momento il manager resterà in “stand-by”, limitandosi a svolgere il lavoro d’ordinaria amministrazione. Il nodo sulle dimissioni – prosegue Lemmetti – potrà perciò essere sciolto soltanto con il nuovo piano industriale (il Comune vorrebbe gestire direttamente le 9 farmacie): “Mi auguro di chiudere la partita entro fine estate”. Ma un’azienda come Farma.Li può permettersi per così tanti mesi di tenere in “freezer” il proprio amministratore unico? “Lo stand-by – assicura Lemmetti – alla fine sarà solo formale”.
Su questa vicenda, conclude il quotidiano, i primi a chiedere chiarezza sono proprio i consiglieri di maggioranza del Movimento Cinque Stelle che hanno presentato un’interpellanza urgente: “Le dimissioni di Comparini – dichiara il consigliere Alessandro Mazzacca – sono state un fulmine a ciel sereno. Vogliamo capire cos’è successo. Comparini ha svolto un buon lavoro, e a quanto ci risulta anche il rapporto con i dipendenti era buono. Non ci aspettavamo di certo le sue dimissioni: aspettiamo che l’amministrazione comunale faccia chiarezza”. Poi conclude: “Il M5s sta lavorando sodo al rilancio di Farma.Li ma la questione è complessa: la società risente infatti pesantemente della cattiva gestione avvenuta con la passata amministrazione”.