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MESSINESE DALLA D’URSO: “IO ESPULSO DAL M5S PERCHÉ FACEVO GLI INTERESSI SOLO DELLA MIA CITTÀ”

Domenico-Messinese-matteoderrico“Sono stato espulso perché ho allontanato tre assessori che fanno riferimento alla famiglia del deputato nisseno Cancelleri”.

Così esordisce Domenico Messinese, sindaco di Gela, dal salotto di Domenica Live, in cui si trova a discutere insieme a Barbara D’Urso, Alessandra Mussolini, Vittorio Sgarbi e alcuni giornalisti presenti, degli scandali, che a partire dal caso Quarto, stanno travolgendo il M5S.

«Gli assessori non sono votati dai cittadini, devono avere la fiducia del sindaco. Nel momento in cui la fiducia è venuta a mancare – spiega Messinese – li ho allontanati». E continua, «Il M5S vuole controllare il territorio con decisioni prese dall’alto. Prima di inviare email impersonali Cancelleri avrebbe potuto venire a vedere di persona quanto abbiamo realizzato a Gela in sei mesi. Mi sento tradito, perché sono stato abbandonato dai vertici del movimento, che sono stati latitanti per mesi. Candidandomi a sindaco di Gela mi sono messo a disposizione del mio territorio, perché credevo che la mia città ne avesse bisogno. Adesso ci si concentra sul licenziamento di tre assessori non votati dai cittadini e non si parla della città di Gela che sta letteralmente morendo».

Accuse pesanti quelle di Domenico Messinese ai suoi ex amici grillini, che avrebbero provocato un vero e proprio terremoto politico all’interno del movimento, perché preoccupati di perdere potere e controllo su una città, che viene puntualmente privata dei suoi tesori e messa in ginocchio se tenta di rialzarsi. L’ultimo “scippo” messo a segno, con il benestare della Regione Siciliana e del suo Presidente “gelese” è quello del Museo e del Parco Archeologico di Gela, che in seguito al riordino degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali, perdono la loro autonomia e vengono accorpati a Caltanissetta. Questo accade nonostante i gelesi abbiamo espresso, con un referendum, la volontà chiara di staccarsi dall’ex provincia nissena e di aderire alla Città Metropolitana di Catania.

Il sindaco, epurato via mail, non ci sta e dichiara battaglia :“La città ha scelto me a prescindere dal simbolo elettorale, lo dimostrano i risultati elettorali. Io vado avanti!”

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Fonte: Sicilia Journal