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M5S SARDEGNA, ATTIVISTI IN AGITAZIONE CHIEDONO LA REVOCA DI MARIO PUDDU A CANDIDATO GOVERNATORE

Solo tre giorni fa Mario Puddu, ex sindaco 5 Stelle di Assemini, annunciava su facebook di aver vinto le regionarie e che sarebbe stato il candidato governatore del M5S alle prossime elezioni regionali in Sardegna.

Sono davvero molto emozionato nel comunicarvi che sarò il candidato Governatore per il MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni regionali in Sardegna.
È un onore cercare di fare qualcosa per la mia Terra; un onore ancora più grande farlo come rappresentante del MoVimento 5 Stelle.
Ne approfitto per ringraziare i tanti che mi hanno dato la loro fiducia ma anche tutti gli altri che hanno esercitato il loro diritto votando gli altri candidati governatore e tutti i candidati consigliere.

A tre giorni di distanza, attivisti sardi del Movimento chiedono con una petizione online lanciata sulla piattaforma change.org chiedono a Beppe Grillo e a Luigi Di Maio, garante e capo politico del M5s, l’annullamento della candidatura di Puddu.
Egregi signori,
Noi attivisti del Movimento 5 Stelle siamo indignati davanti alla evidente infrazione del nostro codice etico, da parte del condidato Puddu Mario, che oggi si afferma primo candidato del Movimento cinque stelle Sardegna con l’onere di Governatore!
In quanto il Signore citato, chiede il rito abbreviato dopo la richiesta da parte del giudice di 1 anno di reclusione per il reato di abuso d’ufficio. A nome di tutti gli attivisti chiediamo fermamente è secondo le regole del nostro statuto di revocare la nomina di candidato alla Regione Sardegna al Sig. Puddu Mario, in quando ad ottobre potrebbe essere condannato. 
Per tanto chiediamo al nostro Capo Politico  Luigi Di Maio di fermare questa azione Politica al Fine di tutelare lo stauto del Movimento affinché nessuno si senti autorizato ad infrangere le regole, in caso contrario siamo fiduciosi verso il nostro Garante Beppe Grillo.
Al fine di evitare un attacco mediativo chiediamo al Sign. Puddu Mario di retrocedere per il bene e la credibilità del Movimento cinque stelle.
Nel 2014, un mese prima delle elezioni regionali, Beppe Grillo non concesse l’uso del simbolo a causa di dissidi interni al Movimento e la lista non fu presente alle elezioni.
Solo di pochi giorni fa è la polemica accesa a causa del caso del deputato pentastellato sardo Andrea Mura, espulso dal M5S e dimessosi da parlamentare.