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M5S NON AMMESSO PARTE CIVILE SU MAFIA CAPITALE, SI AL PD

roberta-lombardi-m5s-matteoderricoMovimento 5 Stelle e Codacons avevano depositato formale costituzione di parte civile dinanzi al giudice Rosanna Ianniello del Tribunale penale di Roma, nell’ambito del processo per “Mafia capitale”.

Nell’atto di costituzione si evidenziavano il danno patrimoniale e morale subito dai cittadini. A subire un danno in qualità non solo di cittadini, ma anche di rappresentanti politici, sono stati Roberta Lombardi, deputata e già presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, e il Consigliere Comunale Marcello de Vito, entrambi firmatari della prima costituzione di parte civile, assieme al vicepresidente Codacons, Giovanni Pignoloni.

Si legge nell’atto: “proprio il modus operandi di MAFIA CAPITALE ha completamente inabissato quanto faticosamente e quotidianamente portato avanti dalle costituende parti civili generando una totale sfiducia nella classe politica romana e, nello specifico, nei riguardi dei consiglieri comunali facenti parte di quella giunta capitolina oggi coinvolta in uno scandalo senza precedenti. L’onore, il decoro e la reputazione delle costituende parti civili sono stati brutalmente compromessi e danneggiati”.

Il collegio presieduto da Rosanna Ianniello ha respinto la richiesta dei grillini, spiegando che “per i singoli che hanno avanzato richiesta come membri del parlamento (come la parlamentare Roberta Lombardi di M5s) va ricordato che la legittimazione processuale spetterebbe all’ente”. Rispetto ai singoli “che hanno avanzato richiesta quali membri di consigli comunali o municipali o di commissione comunali, la richiesta di costituzione del Comune di Roma deve ritenersi assorbente. E infatti suddetti consiglieri sono membri di articolazioni interne del comune privi di interesse autonomo e differenziato rispetto a quello del Comune”.

Ammesse, invece, dai giudici le parti civili su Mafia Capitale: il Comune di Roma, il ministero dell’Interno e la Regione Lazio, il Comune di Sant’Oreste, le amministrazioni giudiziarie delle cooperative sotto sequestro, l’Ama spa, il Pd Unione Regionale Lazio, l’associazione antimafia Antonino Caponnetto, Sos Impresa, l’associazione Libera, Cittadinanzattiva Onlus, il Centro di iniziativa per la legalità democratica, l’Associazione nazionale vittima di usura, l’Ambulatorio Usura onlus, l’associazione antimafia Paolo Borsellino, la Lega cooperative sociali e nazionali.

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