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M5S, IL FRATELLO DEL KILLER PENTITO IMBARAZZA IL SENATORE MORRA

Nicola-MorraC’è il fratello di un killer di ‘ndrangheta nel meet up di Crotone. È Nino Calogero Bonaventura: il suo congiunto Luigi, detto “gnegné”, una mezza dozzina di omicidi sulla coscienza, è un collaboratore di giustizia.

Lui, racconta “il Fatto Quotidiano”, viene descritto come un bravo ragazzo ma la questione posta dal quotidiano di Peter Gomez e Marco Travaglio è un’altra: l’opportunità politica. «Considerato il pedigree – scrive Antonio Massari – chi potrà mai eliminare il sospetto che il signor Nino sia – o magari lo diventi nel tempo – il volto pulito della ‘ndrangheta che infiltra il M5S?».

Alla domanda, risponde Bonaventura: «Non mi sono candidato e se devo sparire dal Movimento lo faccio. S’immagini la novità: è tutta la vita che pago l’appartenenza alla mia famiglia, che vivo ai margini per il cognome che porto, vorrà dire che rinuncerò anche a questo». Risposta dignitosa. Ma il vero obiettivo del “Fatto” è un altro, cioè «chi ha il dovere di decidere se una persona incensurata, pur con un cognome ingombrante, debba partecipare alla vita politica o no?».

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E si arriva a Nicola Morra, senatore calabrese del M5s che, secondo il “Fatto”, sarebbe stato informato del possibile imbarazzo provocato dalla presenza di Bonaventura. Lui nega di essere stato informato e spiega che la scelta spetta al gruppo di Crotone. Ma il quotidiano insiste: «Il senatore è stato messo al corrente della vicenda in più occasioni. Con diversi sms e persino qualche email». Una netta divergenza di vedute per una situazione che Massari definisce imbarazzante.

Lo stesso Bonaventura conferma che Morra sapesse: «A dicembre, pochi giorni la morte di mio padre in carcere, so che hanno fatto un comunicato indirizzato a Morra, nel quale gli comunicano che il figlio di un boss si stava candidando. Ma io non mi sono mai candidato».

Resta così il lato più imbarazzante di tutta la storia che non riguarda Nino Bonaventura, pronto a fare “cento passi indietro”, ma quella di Morra che, chiamato a fare un passo avanti, e a prendere posizione sulla vicenda, sostiene di non aver mai saputo nulla.

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Fonte: Il Fatto Quotidiano