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M5S, CANDIDATO ESCLUSO PRESENTA ESPOSTO. L’AVVOCATO UGO MORELLI RESPONSABILE DEL COORDINAMENTO DEI MEETUP DI ROMA E PROVINCIA VA IN TRIBUNALE CONTRO IL M5S

La lista dei candidati eliminati dalle parlamentarie del M5S che hanno deciso di ricorrere al tribunale, diventa sempre più lunga. Anche il responsabile del coordinamento dei meetup di Roma e Provincia del Movimento 5 Stelle, avvocato Ugo Morelli, massima carica politica del M5S su Roma e Provincia, ha depositato un esposto-denuncia al Procuratore capo della Repubblica e al gip di turno di Cosenza.

“Nonostante l’Avv. Morelli fosse in possesso dei requisiti per candidarsi alle parlamentarie e avesse seguito scrupolosamente la procedura online al pari degli altri candidati, il suo nominativo – spiega una nota del Codacons che ha raccolto la denuncia di Morelli – non veniva inserito nella lista degli aspiranti candidati. Nessuna risposta gli veniva inoltre fornita dai vertici del M5S, nonostante l’avvocato sia dal 2005 un noto attivista del Movimento, con funzioni di responsabilità all’interno del mondo grillino”. Da qui l’esposto depositato ieri alle Procure della Repubblica di Cosenza e Roma nel quale Morelli chiede alla magistratura “di aprire un’ indagine sull’ingiusta esclusione e il sequestro preventivo e probatorio della lista M5S per Calabria e Lazio. Nella denuncia, Morelli scrive di avere inviato 4 volte da Cosenza alla piattaforma online M5s, “come da ricevute di invio” in suo possesso, la sua proposta di candidatura “senza ricevere, sino a oggi, nessun riscontro. Morelli aggiunge di avere “già inviato “vari solleciti di riscontro con email al link contatti m5s/liste e Rappresentante legale M5s Di Maio – lamenta – senza mai avere nessuna risposta ad oggi”.

Il 2 gennaio scorso, quando ha fatto accesso al suo profilo nel sito M5s, lamenta ancora Morelli, “vi era scritto che il sottoscritto era in regola e che quindi poteva inviare la sua proposta di auto-candidatura”. Da qui l’invio sulla piattaforma online “per ben 4 volte”, del modulo con curriculum e foto. Morelli ha chiesto di essere candidato per il M5S, nelle città di Roma e Cosenza alla Camera e Senato, nei collegi uninominali, nonché nei collegi plurinominali di Roma e Cosenza, “per rappresentare e difendere i diritti dei cittadini oppressi e indignati”. Il 17 gennaio si sono svolte le votazioni online per la scelta dei candidati e Morelli, scrive, “restava sbalordito, in quanto non vi era il suo nominativo nell’elenco degli aspiranti candidati al Parlamento”. Da qui “vari reclami scritti, sia alla gestione della piattaforma online, e sia a Luigi Di Maio, in qualità di rappresentante legale della lista M5s, senza mai ricevere nessuna comunicazione”. L’avvocato Alessia Stabile del Codacons, comunica infine l’associazione dei consumatori, chiederà al Pm di Roma di ascoltare Rienzi e Morelli.
“Oggi, chiederò anche che tale esposto venga inviato alla Procura Nazionale Antimafia e al Procuratore distrettuale Nicola Gratteri per quanto di competenza e per le loro valutazione – scrive l’avvocato Morelli in un comunicato.
Altresì,oggi tale esposto verrà pure presentato ad altre Procure per le loro competenze per territorio, tra cui, Roma, Civitavecchia, nonchè verrà presentato pure ricorso civile urgente con art.700 cpc ed art.23 cod.civ., con decisione immediata e istanza sospensione votazioni naz. e presentazione liste candidati di tutti i partiti.
Peraltro, farò rilevare che alla Corte di Appello di Milano, a Marzo c.a. sarà deciso il ricorso dell’Avv. Aldo Bozzi sulla illegittimità costituzionale della attuale legge, per violazione diritto di votare con le preferenze.
Nello stesso ricorso chiederò alla Magistratura la trasformazione del m5s dal srl/ditta individuale a partito con statuto e gestione democratica, i cui dirigenti per legge vanno eletti con congresso e votati in assemblea”.
“Ci dobbiamo guardare in faccia. Voglio – aggiunge l’avvocato Morelli – assemblee con persone in carne e ossa. basta con questa sceneggiata di voto online e con una piattaforma  dei misteri”.
“Il voto è personale, una proprietà sacra ed inviolabile dei cittadini, che non può essere – continua – condizionato o limitato da nessuno. Il cittadino ha il diritto/dovere di partecipare, sin dalla sorgente, al proc.amministrativo e politico della scelta e della formazione degli aspiranti candidati. E’ suo diritto/dovere inderogabile, in quanto poi il 4.3.2018 i partiti hanno già votato, anticipatamente, per gli elettori, non  potendo votare il cittadino con le preferenze e scelta dei suoi candidati /rappresentanti nominati in Parlamento”.
mader