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L’ULTIMA CANTONATA DI LUIGI DI MAIO SUL CASO BATTISTI CHE NON C’ENTRA NULLA CON LO “STRAGISMO”

L’ultima cantonata di Luigi Di Maio rigurada, Cesare Battisti, l’ex terrorista arrestato due giorni fa dalla polizia stradale brasiliana mentre provava a fuggire in Bolivia violando le condizioni di asilo.  Il candidato premier e capo politico del M5S ha dichiarato:

Sono anni che le famiglie delle vittime chiedono giustizia, così come a chiedere giustizia è l’Italia intera, profondamente ferita dagli anni dello stragismo. Ora non si perda altro tempo, il governo si adoperi con ogni mezzo affinché Battisti, tutt’ora latitante, sconti la sua pena nel nostro Paese
Uno scivolone. Cesare Battisti, già membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, che peraltro non temeva di essere estradato in Italia perché protetto dall’asilo concessogli dall’ex premier Lula Da Silva nel 2009, è stato condannato per vari reati legati alla lotta armata e al terrorismo, tra i quali anche quattro omicidi commessi (due commessi materialmente, due in concorso con altri) durante gli anni di piombo. Ma non ebbe nulla a che fare con le stragi neofasciste compiute nel nostro Paese, a cominciare dall’attentato terroristico di piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969 fino alla strage di Bologna del 2 agosto 1980.
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Fonte: Giornalettismo