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LUIGI DI MAIO, IL “LEADER” CHE NON PRENDEVA NEANCHE IL VOTO DI SUO PADRE

di-maio-grillo-matteoderricoGrillo ha incoronato l’uomo che non avrebbe preso neppure il voto di suo padre: “Maledetto, sei tu il leader!”. Una frase che è rimbalzata un po’ ovunque, rafforzando l’ipotesi di una leadership di Di Maio.

I grillini, però, rigettano la tesi. Niente di più falso, commentano dal partito. “Di Maio è come tutti gli altri; è bravissimo, ha un talento naturale ma nel Movimento come lui ce ne sono tantissimi altri”, ha subito precisato il membro del direttorio Roberto Fico.

E poi, si sa, nel partito di Grillo non amano dire che ci sia un capo e lo stesso Beppe sembra che non abbai mai “ordinato niente a nessuno”. Anche lo stesso Di Maio si è espresso sulla vicenda in questa direzione e ha detto: “Sono d’accordo, quella di Beppe era una battuta: non c’è in ballo nessuna investitura da leader, né tanto meno una presunta candidatura alla presidenza del Consiglio.

Da un recente sondaggio è emerso che il Movimento 5 Stelle prenderebbe più voti a un ipotetico ballottaggio se alla guida ci fosse proprio il giovane Di Maio piuttosto che Grillo.

Un’amara verità da digerire per l’ex comico, battuto da uno che, agli inizi, non prendeva neanche il voto del padre. “Non me la sento di votarti”, ripeteva sempre il papà di Di Maio, uomo fedele al centrodestra ed ex dirigente dell’area An, come riporta il Corriere della Sera.

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Fonte: Libero