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LO SFOTTÒ DI DE LUCA SUL CAOS 5 STELLE A ROMA: “DI MAIO, FICO E DI BATTISTA TRE MEZZE PIPPE”

vincenzo-de-lucaDalla vicenda di Roma possiamo trarre una valutazione compiuta “sulla qualità e sulla competenza dei dirigenti di questo grande movimento. Abbiamo visto emergere un trio. Già li avevamo visti nella vicenda di Quarto. Li abbiamo visti appollaiati sui trespoli: il Di Battista, il Luigino Di Maio e il Fico. Oggi si rivelano all’Italia nelle vesti proprie: Luigino Di Maio il Chierichetto, Fico il Moscio, ovviamente, e l’emergente Di Battista detto, ‘Dibba’, il Gallo cedrone. Ognuno adesso ha trovato il suo ruolo in commedia, la sua parte in commedia”. Lo dice il presidente della regione Campania in un video pubblicato su facebook in cui attacca i tre membri del direttorio 5 stelle: “Tre mezze pippe” che “si odiano“.

“Il Gallo cedrone – prosegue – è venuto nel suo tour da centauro anche in Costiera Amalfitana. Questo ha preso a pretesto il referendum per andare a farsi il bagno, andare in giro. Si è presentato qui come un centauro, si  tolto il casco e, mi dicono, aveva la bandana… ma che meraviglia. L’Italia dovrebbe essere diretta da questi signori“. Non usa mezzi termini il governatore della Campania: “Che cosa hanno in comune questi tre giovanotti: che sono tre mezze pippe. Che quando si sono candidati con la loro faccia, non 50 anni fa ma 3-4 anni fa sono stati bocciati tutti quanti. Fico in Campania, Luigino a Pomigliano (56 voti) e Di Battista, ho letto, si era candidato in una municipalità di Roma: bocciato pure lui. Questi sono tre miracolati che hanno sfruttato l’onda grillina“. Ma, insiste, “la cosa drammatica è immaginare che questi soggetti possano avere in mano l’Italia”. E, dice ancora, “la finiscano con questa ipocrisia insopportabile. Questi tre si odiano. Si abbracciano e si baciano… sono falsi come Giuda. Se guardate qualche foto presa a tradimento vedete che si guardano come… ognuno vorrebbe accoltellare alla schiena l’altro… falsi come Giuda però in pubblico baci e abbracci… che vi possano ammazzare tutti quanti”.

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Fonte: Dire