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LIVORNO: UN ANNO A 5 STELLE CON FILIPPO NOGARIN SINDACO

filippo-nogarin-matteoderricoScrive Massimo Fanucchi su Pisorno.it:

“Qualcuno sa davvero che ore sono a Livorno? In un editoriale del quotidiano “Il Tirreno”, Omar Monestier, non avendo niente di interessante da segnalare sotto il cielo stellato labronico, ha preferito fare un salto in Regione, dove i cinque stelle brillano da pochi giorni e promettono fuochi d’artificio… dall’opposizione. Noi restiamo a Livorno, per confrontare propaganda e fatti concreti. Con una nota del 31 dicembre scorso commentammo i primi sei mesi di governo dell’amministrazione Nogarin. Oggi riassumiamo il primo semestre e lo integriamo commentando anche il secondo, in modo da completare il primo anno D.C. (Dopo Cosimi).

Le promesse elettorali da realizzare in cinque anni, contenute in 88 pagine, sono tante. Qui ne abbiamo estrapolate solo una parte di quelle disattese ai nastri di partenza e nel corso del primo anno:

  • • Nessuna riduzione del numero degli assessori nonostante quanto dichiarato da Nogarin nella prima conferenza stampa del 1.7.2015. “Lo studio per una potenziale riduzione degli assessorati, con conseguente riduzione delle deleghe”, come evidenziato in neretto a pag. 38 del programma del Movimento Cinque Stelle (P.M5S da ora in poi), si è concluso nominando lo stesso numero di assessori della Giunta precedente. La “potenza” è rimasta al livello potenziale, dove è difficile incolpare il governo.

    • La “definizione del nuovo patto fondativo e delle regole di ingaggio per il welfare nella città di Livorno” – prevista nella tabella a pag. 39 del P.M5S, e da attuare nei primi 100 giorni – è rimasta sulla carta, insieme ai tavoli di lavoro e agli incontri pubblici nei quartieri. In realtà, con l’approvazione del bilancio preventivo 2015 c’è stato un consistente taglio ai servizi sociali, a partire dalla social card. Eppure a pag. 38 del P.M5S c’è scritto: “Il Movimento 5 Stelle intende destinare molte più risorse alle politiche sociali, rispetto a quanto fatto dall’amministrazione uscente”. Nessun taglio al sociale invece nel vicino comune di Pisa, dove Nogarin, con un inarrivabile senso delle istituzioni, si è fatto fotografare con un cartello in cui chiedeva le dimissioni del Sindaco Filippeschi.

    • La “definizione del nuovo patto fondativo e delle regole di ingaggio per il welfare nella città di Livorno” – prevista nella tabella a pag. 39 del P.M5S, e da attuare nei primi 100 giorni – è rimasta sulla carta, insieme ai tavoli di lavoro e agli incontri pubblici nei quartieri. In realtà, con l’approvazione del bilancio preventivo 2015 c’è stato un consistente taglio ai servizi sociali, a partire dalla social card. Eppure a pag. 38 del P.M5S c’è scritto: “Il Movimento 5 Stelle intende destinare molte più risorse alle politiche sociali, rispetto a quanto fatto dall’amministrazione uscente”. Nessun taglio al sociale invece nel vicino comune di Pisa, dove Nogarin, con un inarrivabile senso delle istituzioni, si è fatto fotografare con un cartello in cui chiedeva le dimissioni del Sindaco Filippeschi.

    • TASSE. Quanto scritto a pagina 37 del P.M5S: – “Minori tasse a partire dai redditi più bassi. Esenzione addizionale comunale all’IRPEF per i redditi fino a 28.000 euro e diminuzione dell’aliquota per i redditi sopra 28.000 euro” – si è tradotto in una stangata che prevede l’applicazione dell’aliquota massima prevista dalla legge dello 0,8 per mille per tutti, senza distinzioni e senza i precedenti scaglioni di reddito. La Tari è stata incrementate dal 10 al 14% per le famiglie, per il momento senza esenzioni, rinviate ad un successivo bando (erano 1800 nell’ultimo anno dell’era Cosimi). La Tasi è stata incrementata del 40%, anche se l’aumento deliberato non troverà applicazione grazie alla legge finanziaria approvata dal parlamento. L’IMU ordinaria è passata dal 9,6 al 10,6.

    • “Taglio dei costi della Politica” (Pag. 37-38 del P.M5S). Con delibera della Giunta Comunale n. 431/2014 sono stati approvati i contestatissimi rimborsi spese casa-lavoro per Sindaco e assessori, stimati in 38.000 euro annui. Un vero e proprio privilegio di “Casta”, sconosciuto al resto dei cittadini, approvato da un Sindaco che ha fatto della lotta contro i privilegi della politica la propria bandiera. Ai costi della politica vanno aggiunti quelli relativi alla nomina del direttore generale e di due dirigenti nominati dall’esterno. Queste nomine non erano affatto necessarie, perché gli stessi incarichi, con limitati costi aggiuntivi, avrebbero potuto essere conferiti a dirigenti e funzionari interni. Solo il direttore generale graverà sul bilancio del comune per un importo di 129.000 euro l’anno. Sembra che in questi giorni, sindaco, assessori e consiglieri comunali 5S stiano devolvendo il 10% delle loro indennità e dei gettoni di presenza in un conto presso Banca Popolare Etica. Questi soldi non andranno quindi a beneficio del bilancio del comune, come sarebbe avvenuto approvando il taglio del 10% con provvedimenti di Giunta e di Consiglio Comunale. Quest’ultima sarebbe stata una scelta sicuramente meno spettacolare e propagandistica, tipica di chi non fa beneficienza mentre tutti lo guardano e di chi non prega a voce alta perché tutti lo sentano. Ai contributi volontari vanno aggiunti anche i 35.000 euro versati dai dirigenti del comune, nei confronti dei quali era stata promessa (come evidenziato in neretto a Pag. 38 P.M5S che nessuno ha ricordato) la revisione del compenso per la parte eccedente la retribuzione di posizione. Non sono mai state pubblicate sul sito on line del comune le buste paga di Sindaco e assessori, come a Parma.

    • Centri commerciali. “Valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali e dei mercati cittadini in alternativa alla Grande Distribuzione”, è scritto a pag. 54 del P.M5S, e a pag. 55 è stato aggiunto: ”…..si rende necessario riprogrammare il nostro territorio, non rilasciando ulteriori autorizzazioni per la costruzione di nuovi centri commerciali”. Come dichiarato dal Sindaco, verrà invece rilasciata dal Comune l’autorizzazione per l’apertura dell’ipermercato Esselunga a Livorno. Giusta o sbagliata che sia la decisone, si promette una cosa e se ne fa un’altra.

    • PARTECIPAZIONE! (La ragion d’essere e il grido di battaglia del Movimento). “Le Circoscrizioni sono morte! Viva il decentramento!”. Così è scritto a pagina 4 del P.M5S, mentre a pag. 27 è aggiunto: “…. vogliamo rilanciare il ruolo delle abolite circoscrizioni e promuovere le attività dei Consigli di Zona, attribuendo loro la funzione di discutere territorio per territorio, quartiere per quartiere, problematiche ed aspirazioni per la definizione di nuovi assetti urbanistici”. Dopo un anno le circoscrizioni sono morte (per legge dello stato), e il decentramento, la partecipazione popolare e i Consigli di Zona sono morti insieme alle circoscrizioni. E pensare che a pagina 38 del P.M5S è anche scritto, in neretto: “Controllo trimestrale, da parte dei cittadini, di tutte le attività dell’amministrazione mediante assemblee pubbliche, con spiegazione chiara e semplice dei bilanci e dello stato di avanzamento delle politiche comunali”. A pagina 41 del P.M5S si parla anche della “Costituzione della figura del CITTADINO CONTROLLORE nei consigli di amministrazione delle partecipate comunali”. Siamo in attesa delle nomine. Lo stesso bilancio del comune (che in base al programma 5S avrebbe dovuto essere partecipato dai cittadini) è stato approvato nella seduta del 23 dicembre 2014 in un silenzio assordante, senza che nessun assessore o consigliere comunale della maggioranza rispondesse alle osservazioni dei consiglieri di opposizione, che nell’occasione uscirono dall’aula per protesta. Uno spettacolo mai visto prima.

    • Non è ancora decollato il “Piano eccezionale di sostegno all’occupazione e al reddito”. A pag. 40 del P.M5S è scritto: “Con 3 milioni di euro di risorse possiamo pensare di dare occupazione a 1.000 lavoratori/lavoratrici per 3 mesi a 1.000 euro lordi/mese (oppure 250 lavoratori/lavoratrici per 1 anno sempre a 1.000 euro/lorde mese), con impiego: nella raccolta differenziata “porta a porta” in tutta la città; in lavori socialmente utili quali il recupero, pulizia e custodia dei beni pubblici come giardini e parchi”.

    • Recall. A pag. 4 del programma del Sindaco, dove si affronta la problematica del Referendum propositivo e consultivo senza quorum, è scomparso (chissà perché) ogni riferimento allo sbandierato istituto del “Recall”, previsto a pag. 5 del P.M5S, che abbiamo commentato in una precedente nota su questo foglio elettronico. L’inserimento di questo innovativo istituto nello Statuto del comune avrebbe consentito ai livornesi, mediante una preventiva raccolta di firme, di promuovere un referendum senza quorum con l’obiettivo di rispedire prematuramente a casa Sindaco e assessori.

    • Struttura organizzativa del Comune. Dopo un anno, la nuova amministrazione non è ancora in grado di nominare definitivamente le P.O. e le A.P. (Responsabili di uno o più uffici o titolari di posizioni di elevata professionalità). La nuova amministrazione si è avventurata nell’approvazione di un nuovo regolamento, più volte modificato, a nostro parere con l’obiettivo di condizionare pesantemente l’autonomia decisionale dei dirigenti, a cui spetta per legge la nomina delle P.O. e delle A.P.. Su questa vicenda (a cui abbiamo dedicato tre distinte note), è intervenuto anche il Segretario Generale del comune (garante della legittimità degli atti) per sottolineare che non è possibile esautorare i dirigenti escludendo il loro potere (puramente gestionale) di scelta di personale incaricato di P.O.. La vicenda è comunque approdata in Consiglio Comunale che, come ha spiegato lo stesso Segretario, non ha alcuna sostanziale competenza in merito. Il Consiglio, con il voto favorevole del Sindaco, ha approvato un atto di indirizzo per il dimezzamento di P.O. e A.P.. Se l’amministrazione intenderà procedere in tal senso, tutta l’assurda procedura seguita, giunta nella fase conclusiva, e su cui l’Ufficio Amministrazione del Personale lavora da circa un anno, salterà in aria. Se l’atto del Consiglio Comunale verrà ignorato, come appare probabile, il Sindaco sconfesserà se stesso. Su una delicatissima questione come la microstruttura del Comune, che rappresenta l’ossatura di tutta la macchina amministrativa, i 5S sono finiti come un topo nella colla, alimentando i conflitti tra i lavoratori e lacerazioni sindacali.

    • Parchi Pubblici. Da quando l’Amministrazione Comunale ha “licenziato” i Nonni Civici, senza preavviso e lettera di ringraziamento, molti parchi pubblici cittadini, precedentemente sorvegliati e curati dagli anziani, si trovano in pessime condizioni e sono pieni di rifiuti. Dove sono presenti recinzioni, spesso i cancelli non vengono chiusi e alcuni parchi, alla sera, diventano improprie aree cani che di giorno vengono frequentate dai bambini. In alcune aree a verde i canestri (area di via Piccioni, via Torino…) che qualche anno fa venivano riparati o sostituiti dalle circoscrizioni, sono completamente distrutti. Su questo tema abbiamo inviato all’Assessore Aurigi alcune domande. Pubblicheremo la risposta dell’Assessore insieme ad un nostro commento.

    • Piano regolatore del Porto. L’approvazione del PRP è avvenuta con il voto favorevole del Sindaco e dei consiglieri di opposizione del PD e di Buongiorno Livorno. Quindici consiglieri della maggioranza a cinque stelle si sono astenuti e due hanno votato contro. Senza il voto favorevole delle opposizioni il PRP non sarebbe stato approvato. Una netta sfiducia del Sindaco da parte della sua maggioranza su un provvedimento di enorme rilevanza politica. A parti invertite i cinque stelle avrebbero messo a soqquadro il comune chiedendo le dimissioni del Sindaco…… a parti invertite!

    • Ingresso gratuito negli stabilimenti balneari. L’ingresso “militarizzato” negli stabilimenti balneari di Livorno, disciplinato da un’ordinanza del Sindaco, è stato giudicato vergognoso, per come si è concretizzato, da un consigliere 5S, mentre un altro consigliere 5S lo ha giudicato uno dei provvedimenti più importanti approvati. Chi intende accedere gratuitamente negli stabilimenti balneari è invitato a prendere visione del regolamento completo, in cui viene evidenziato il divieto di sostare o trattenersi all’interno dello stabilimento, di occupare il suolo con asciugamani o lettini e di rimanere nella zona riservata per il solo tempo necessario alla balneazione. Presa visione del regolamento, e delle sanzioni per chi non lo rispetta, il visitatore viene accompagnato da un vigilante, o un bagnino, lungo un percorso obbligato e sorvegliato dalle telecamere. Non può usufruire di nessun servizio e viene controllato a vista dall’ingresso fino all’uscita. Un tuffo e via, in una specie di vasca da bagno delimitata. Chi si è avventurato nel percorso difficilmente lo rifarà. Conquista o boomerang?

Completeremo il quadro con successive note. Abbiamo trascurato la nomina e la revoca di Steve jobs De Gennaro alla presidenza di Aamps, riciclato poi come consigliere; la protesta degli spazzini, superata spostando il centro decisionale in prefettura; i tagli al trasporto locale e la distruttiva guerra interna all’azienda di trasporto pubblico.

Quanto alla rinegoziazione dei mutui, che consente al comune di liberare risorse per 1,2 milioni di euro, allungando i tempi di pagamento dei debiti, occorre sottolineare che questo è uno strumento finanziario consentito dalla legge che è sempre stato contestato dai 5 stelle…. di opposizione. Il nuovo presidio ospedaliero non sarà costruito (giustamente) a Montenero. Resta da capire se sarà fatto all’interno dell’area di via Alfieri o, in alternativa, con quali soldi sarà ristrutturato quello esistente, i cui elevatissimi costi di manutenzione andrebbero resi pubblici.”

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Massimo Fanucchi per Pisorno.it