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LIVORNO: NOGARIN CONTESTATO DAI LAVORATORI AAMPS SI FA ACCOMPAGNARE DALLA SCORTA

filippo-nogarin“Dimissioni, dimissioni”. Le hanno chieste a gran voce, alla giunta grillina di Livorno guidata dal sindaco Filippo Nogarin, i lavoratori di Aamps, l’azienda municipalizzata che si occupa di rifiuti e igiene ambientale e che l’amministrazione comunale ha deciso ieri di avviare verso il concordato preventivo in continuità.

È accaduto oggi, nella sala consiliare del Comune interrompendo per diversi minuti una seduta della commissione consiliare, mentre stava parlando l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, e dove era all’ordine del giorno la “discussione e provvedimenti in preparazione dell’assemblea straordinaria di Aamps”.

“Buffone, buffone” e “se non siete capaci andate a casa”, hanno urlato e infierito i lavoratori della municipalizzata contro l’assessore .

Dopo una mezz’ora è entrato, con la scorta, in commissione anche il sindaco Nogarin, con parte della giunta, ma la contestazione è proseguita: “Mi dispiace che vi troviate in una situazione di tensione come quella che state vivendo – ha detto il sindaco – ma non abbiamo generato noi il debito. Anche avendo cercato fino all’ultimo di ricapitalizzare l’azienda il bilancio comunale non lo permette. Inutile che facciate tifo da stadio – ha proseguito il sindaco –. Abbiamo preso questa decisione del concordato preventivo in continuità perché è quella che da’ la migliore garanzia sul piano del lavoro e sulla continuità aziendale”.

La decisione della giunta comunale 5 stelle di preferire la soluzione del concordato preventivo alla ricapitalizzazione per 10.7 milioni di euro della partecipata Aamps ha già prodotto i primi effetti negativi: le ditte dell’indotto che operano per conto di Aamps hanno interrotto i loro servizi.

La giunta pentastellata di Livorno ha anche tentato di bloccare il processo, che in Regione Toscana si sta portando avanti, di unificazione, razionalizzazione e efficientamento delle aziende di servizio pubblico. Hanno fatto ricorso al Tar contro la società unica per la raccolta dei rifiuti chiedendo una sospensiva ma hanno perso e il tribunale gliel’ha negata.

Dopo 18 mesi di governo cittadino la decisione di preferire la soluzione del concordato preventivo alla ricapitalizzazione per 10.7 milioni di euro della partecipata Aamps ha già prodotto i primi effetti negativi: le ditte dell’indotto che operano per conto di Aamps Lonzi, Rari e Vanni hanno interrotto i loro servizi.

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Fonte: Gonews.it