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LIVORNO: I GRILLINI NON SI TAGLIANO LO STIPENDIO

nogarin-matteoderricoLa riduzione dei costi della politica è il cavallo di battaglia di tutti i grillini, il punto dei punti di ogni programma elettorale del Movimento 5 Stelle, un mantra ripetuto con ossessione.

La “Decurtazione delle indennità di Sindaco e Assessori seguendo le stesse modalità utilizzate dal comune di Parma”, era scritto nel programma dei 5 Stelle per le comunali di Livorno.

valiani-fb-matteoderricoIl capogruppo di Livorno Bene Comune in consiglio comunale a Livorno, Marco Valiani, ha presentato una mozione respinta dalla maggioranza pentastellata “per riportare il gettone dei consiglieri e le indennità di sindaco vice sindaco e giunta al valore edittale, cioè quello previsto dalla legge”.

Ha proposto, inoltre, “la cancellazione della delibera del 2014, quella che attribuiva alla giunta il rimborso per le spese sostenute casa/lavoro.
Il 5 stelle, quello che si vanta (fintamente) di voler abbattere i costi della politica, quello che si arrampica sugli scranni del parlamento, quello che tuona dal blog di grillo, HA VOTATO NO!!!
Sarebbe stato un bel risparmio per i cittadini e quei soldi, tanti, sarebbero andati, come contenuto nel dispositivo al sociale.
Ho finito il fiato e le parole, sono semplicemente disgustato.
Elenco, grazie a un amico, i risparmi di soldi pubblici a cui il 5 stelle ha detto no…
Se gli stipendi della giunta (Sindaco e Vicesindaco e Assessori) e i gettoni di presenza fossero portati al valore edittale si risparmierebbero tanti soldi.
Circa 200.000 € per quanto riguarda la giunta e circa 70.000 € per i consiglieri, a questi vanno aggiunti i circa 30.000€ per i rimborsi casa/lavoro degli assessori.
Sono circa 300.000 € all’anno che potevano andare al sociale, potevano perfino raddoppiare il “reddito di cittadinanza”, glielo avevo anche proposto stasera…
Sono pochi?
Può darsi…
Ma sicuramente sono un segnale bello grosso.
Ah ..e per chi dice sul modello parma…questa è la busta paga di Pizzarotti che ovviamente è pubblica..
Quella di Nogarin?”

Nel 2012, lo stipendio di Pizzarotti ammontava a 3.346 euro netti al mese, mentre lo stipendio degli assessori variava da un minimo di 1.774 euro, a un massimo di 2.554 euro netti.

Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, ha una retribuzione annuale superiore ai 85 mila euro all’anno, più di 7 mila euro lordi al mese, circa il doppio il doppio del suo collega di Parma che arriva ad appena 59 mila euro.

“Anch’io per fare il sindaco ho fatto i miei sacrifici – ha dichiarato Nogarin -. Da ingegnere guadagnavo quanto volevo. Ora guadagno meno di un vigile urbano. Vi rendete conto? Il vostro sindaco guadagna meno di un vigile urbano. Questo è bene che sia chiaro: da guadagnare quel che volevo a prendere meno di un vigile”.

Una panzana quella impacchettata da Nogarin. Primo perché, come fa notare il Tirreno ripreso da Massimo Rebotti sul Corriere della Sera, il sindaco di Livorno guadagna 85.164 euro l’anno, cioè 7.097 euro al mese. Non meno di un vigile urbano ma quanto 3 vigili urbani. E secondo perché è falso anche che, da ingegnere, Nogarin guadagnava quanto voleva, a meno che ovviamente non volesse guadagnare meno di quanto fa oggi. Nell’ultima dichiarazione dei redditi (2013) Nogarin nelle vesti di ingegnere ha infatti dichiarato 40.602 euro lordi. Meno della metà di quanto prende da sindaco. In campagna elettorale, invece, Nogarin aveva dichiarato a Repubblica di aver guadagnato 74.693 euro nel 2012, circa 10mila euro meno di quanto prende da sindaco.

Le affermazioni di Nogarin, come rimarca il “Corriere”, stridono con uno dei punti fermi del Movimento 5 Stelle, formazione che si è sempre battuta contro i privilegi della politica. Appena insediato il sindaco di Livorno era già scivolato sul tema delle retribuzioni, visto che aveva rimarcato come i suoi assessori guadagnassero troppo poco. Affermazioni poi ritrattate.

rima1A fine 2014 fece discutere la delibera del comune che fissa un rimborso ai membri della giunta residenti fuori Livorno per il viaggio da casa a lavoro (23.242 nel 2014 e 38 mila euro l’anno nel 2015 e nel 2016). Ci fu persino una vignetta satirica di Marco Ristori, in arte RiMa, in cui Nogarin, beneficiario del rimborso perché residente a Castiglioncello, era raffigurato come un rapinatore che chiedeva, a un povero dipendente comunale, “o la RIMborsa o la vita”. Partirono querele, a carico del vignettista e dei giornali che l’avevano pubblicata, poi ritirate dopo diverse proteste.

mader