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LIVORNO: DOPO AVER PORTATO I MATERASSI IN COMUNE GLI SFRATTATI VANNO DA NOGARIN CON LE VALIGIE

sfratti-livornoContinua l’emergenza casa a nella Livorno 5 Stelle. Dopo l’occupazione, degli uffici comunali, con i materassi di due mesi fa, ieri sei persone sono state sfrattate da alcuni appartamenti in via Ricasoli e si sono presentati, con tanto di valigie in comune.

A metà luglio un centinaio di persone, tra cui numerose famiglie con una ventina di bambini al seguito, dopo aver scaricato da alcuni furgoni materassi, tende e passeggini, ha occupato il salone dell’anagrafe del palazzo nuovo del comune.

Durante la protesta il sindacato Asia-Usb aveva diffuso questa nota:

“Oggi, martedì 14 luglio, decine di famiglie sotto sfratto o che da mesi e anni vivono in strutture fatiscenti hanno deciso di occupare a oltranza il comune di Livorno per protestare contro le non-politiche della giunta in merito all’emergenza abitativa. Il sindacato inquilini Asia-Usb esprime la propria totale solidarietà e appoggio alla loro lotta”. “La nuova giunta a 5 Stelle – proseguiva il comunicato – nelle ultime settimane ha sancito la resa senza condizioni di fronte alle pressioni dei poteri forti e degli speculatori cittadini. Mentre gli sgomberi, gli sfratti e i pignoramenti vanno avanti quotidianamente, nell’ordine di 50/60 al mese, senza che gli uffici comunali siano in grado di garantire la minima assistenza neanche in presenza di minori, il programma di demolizione di centinaia di alloggi popolari va avanti senza tregua. Nonostante le promesse elettorali e le dichiarazioni pubbliche, da giorni diversi operai sono a lavoro per distruggere decine e decine di alloggi pubblici”. “Nessuna traccia delle promesse elettorali in fatto di tassazione dello sfitto, nessuna traccia di strutture pubbliche da riutilizzare per l’emergenza abitativa. A fronte di ciò si inizia a parlare di acquisto di “baracche” prefabbricate per sistemarci gli sfrattati e chi si trova in difficoltà economica. Livorno presenta un patrimonio immobiliare inutilizzato di oltre 4000 alloggi”. “Invece di aggredire lo sfitto e rilanciare programmi di edilizia pubblica, bloccando i piani di recupero”, “si vorrebbero creare nuovi ghetti per i “poveri” magari in periferia”.

A distanza di due mesi nulla è cambiato e come annunciato dal sindacato inquilini solo a settembre e ad ottobre sono in programma 80 sfratti esecutivi.

Nessuno deve rimanere indietro, recita uno slogan di Grillo.

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