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LIVORNO A 5 STELLE: AUMENTANO DEL 25% LE RETTE PER LE RSA. LA RABBIA DEI FAMILIARI

rimaAvventurosa Livorno a 5 stelle, il nostro primo cittadino Robin Cud, aumenta la retta alle RSA del 25% … però i rimborsi carburante sono a 18.000 euro …

RiMa

La giunta del comune grillino di Livorno, guidata dal sindaco Filippo Nogarin, dal 1° aprile ha aumentato ha aumentato le rette per gli anziani ospiti nelle quattro Rsa cittadine (Villa Serena, Pascoli, Passaponti e Coteto) sono state aumentate con delibera di giunta addirittura del 25%: da 42,78 € giornalieri a 53, 25 €. Tradotto: 300 euro in più mensili, da circa 1300 euro a oltre 1600. Possibilità di riduzioni? Pressoché nulle, poiché l’Isee dell’ospite ricoverato nelle Rsa – se sotto la soglia prevista – deve essere comunque integrato con le risorse ricavabili dall’Isee dei familiari di primo grado, figli o coniuge. Trecento euro in più, così, sulle spalle di chi molto spesso ha già risorse economiche limitate oltre a dover vivere la situazione di un familiare non autosufficiente e assistere quotidianamente ad un declino progressivo nella persona che è tra gli affetti più cari.
Con delibera del 8 marzo ha chiesto ad una delle categorie più deboli e quindi maggiormente da tutelare, quella degli anziani, ben 300 euro al mese in più.

“La questione è ancora più seria e sconcertante – scrive Quilivorno.it – perché, parallelamente all’aumento delle rette, la giunta Nogarin ha deciso da mesi di disfarsi della gestione delle quattro Rsa perchè troppo gravose sul bilancio”.

“Legittime le preoccupazioni esposte dai familiari e mi permetto di ringraziarli per aver sollevato questo problema – risponde al telefono con Quilivorno.it l’assessore al sociale Ina Dhimgjini – problema che l’amministrazione ha già avuto modo di illustrare nelle sedute consiliari apposite che hanno visto presenziare tutti i settori alla redazione di bilancio. Anche il 17 marzo avevamo fatto una commissione consiliare specifica illustrando qual era il percorso. Nell’occasione abbiamo espressamente detto che non si tratta di un inasprimento, e non è una misura che colpisce e né può avere intenzione di colpire, ma di un’azione di equità sociale. Questa delibera, dunque, ha toccato solo il profilo dell’adeguamento nei confronti di quelle fasce che hanno una certa capacità di contribuzione. Il territorio di Livorno è stato negli anni molto “atipico” nell’affrontare il sistema di contribuzione. Ad ogni modo, le famiglie bisognose non si devono assolutamente preoccupare perché il Comune integra loro la retta. In realtà, anche le altre famiglie non devono vedere questo ritocco come un aumento ma come un adeguamento affinché Livorno diventi una realtà “tipica” per equità sociale”.

“Per quanto riguarda la gestione delle Rsa – continua l’assessore Ina Dhimgjini – il percorso è molto lungo e faticoso. Tanto che al livello regionale c’è una diatriba tra il sistema di concessione e il sistema di accreditamento. Ancora non sappiamo come muoverci poiché parliamo di una riforma regionale, non locale. Molto dipenderà dal dialogo con l’azienda Asl. Cosa abbiamo fatto noi intanto? Proprio lunedì 23 c’è stata una riunione in Anci (l’associazione dei Comuni italiani, ndr) sui servizi residenziali dove abbiamo sollevato le criticità di un sistema di dismissione, spiegando che il sistema di libero accesso, ovvero l’accreditamento mediante voucher (libera scelta dell’utente), non corrisponde più a una gestione pubblica del servizio per quei Comuni che condividono il pubblico, e noi come Comune lo vogliamo tutelare fino in fondo. Ma siccome al momento non vi è tutela la riforma deve essere condivisa su di un tavolo concreto e reale e come Comune di Livorno abbiamo avanzato tale richiesta alla Regione. Tavolo che è stato accordato per capire qual è la forma migliore che tuteli l’utenza della città di Livorno”.

“I controlli vengono costantemente fatti. Il controllo di qualità è stato istituito da due anni a questa parte, proprio con questa amministrazione. Vogliamo essere oggettivi e quindi lavorare affinché questo controllo di qualità venga inserito nella carta dei servizi, argomento da inserire in questa grande riforma. Dovrà essere per noi un’apripista da portare avanti come principio saldo”.

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Fonte: Quilivorno.it