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LIVORNO A 5 STELLE: IL SINDACO NOGARIN ANNUNCIA PROROGA SU PERMESSI ZTL E ZSC E CI RIPENSA IN MENO DI 24 ORE

filippo-nogarinContrordine, Cinque Stelle. La proroga di un mese per il pagamento dei contrassegni, annunciata dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin al termine del consiglio comunale di martedì, non c’è più. È stata cancellata – scrive il giornale Il Tirreno – da una nota del Comune diffusa nel primo pomeriggio di mercoledì 30 novembre e poi, in serata, da un post su facebook in cui lo stesso sindaco ha ammesso l’errore e si è scusato, chiedendo ai livornesi di avere pazienza.

E allora è doveroso spiegare cos’è accaduto. Due giorni fa, in consiglio comunale, Filippo Nogarin – pur bocciando la richiesta delle opposizioni di sospendere il pagamento (che scadeva il 30 novembre) – ha annunciato una proroga fino al 31 dicembre per i cittadini che non hanno ancora potuto saldare. «L’imbarazzo amministrativo è evidente – ha poi ribadito al Tirreno a margine del consiglio -, numerosi cittadini sono in difficoltà e tanti bollettini sono tornati agli uffici postali. Così abbiamo deciso di dare una proroga fino al 31 dicembre, un mese in più per scremare tutto e aggiornare anche il nostro database. Fino al 31 dicembre non ci saranno sanzioni, quindi è una proroga per tutti». Ieri alle 13.21, però, dagli uffici del municipio è arrivato il dietrofront, con una nota dal titolo “Contrassegni, nessuna modifica né proroga”, che ha subito scatenato polemiche in ambito politico e proteste tra i cittadini. Nella nota l’amministrazione ha fatto sapere che «ad oggi sono stati restituiti oltre 2.500 contrassegni, il che significa altrettante auto in meno nelle Ztl e Zsc». Ma soprattutto ha scritto che «il consiglio non ha approvato alcuna modifica» e «resta confermata la scadenza del 30 novembre sia per il pagamento che per la consegna diretta dei contrassegni ai quali si rinuncia».

«L’unica scadenza al 31 dicembre», è stato poi comunicato, «è quella prevista per due categorie di cittadini»: «quelli che si sono presentati allo sportello e hanno rinunciato a uno dei contrassegni, chiedendo di ricalcolare l’importo» e ai quali «arriverà il nuovo bollettino»; e «quei 200 che (per motivi tecnici) non sono stati inseriti nell’elenco per i recapiti postali, e quindi non hanno ancora ricevuto a casa la busta». Immediate le reazioni di molti livornesi via social. E immediata la reazione delle opposizioni, che con una nota congiunta a firma di Fi, Pd, Città Diversa, Futuro, Lbc, Ll e Bl hanno sottolineato che «è stato lo stesso sindaco a proporre la proroga al 31 dicembre ammettendo che vi erano stati problemi tecnici». Per poi aggiungere: «Ancora una volta siamo davanti a una situazione paradossale, un sindaco che smentisce se stesso in meno di 24 ore».

Il consigliere ex M5S Marco Valiani, sulla vicenda, scrive su Facebook: «Propone la proroga e dopo meno di 24h se la boccia da solo… In tutto questo caos chi ci rimette? Ancora una volta ci rimettono i cittadini che credevano di aver tempo un mese in più per poter pagare i tagliandi. Faccia pace col suo cervello, oppure si consulti prima con chi tiene le redini del comando (cassa) prima di fare dichiarazioni pubbliche di tale portata».

La risposta di Nogarin è arrivata mercoledì sera via Facebook. «Su questa partita – ha scritto sulla sua pagina rivolgendosi ai livornesi – è stata fatta confusione e di questo mi scuso: si tratta di un provvedimento molto complesso e non tutto ha funzionato per il meglio. Io per primo ho commesso una leggerezza dichiarando che non verrà fatta alcuna sanzione da qui alla fine dell’anno. Non è esattamente così. Gli unici che non verranno sanzionati sono i 217 livornesi che non hanno ricevuto il bollettino a causa di un problema con la consegna della posta e quelli che avevano due o tre contrassegni in famiglia e ora hanno deciso di mantenere solo uno o due. Chi invece non ha pagato né restituito il tagliando entro oggi, riceverà un sollecito di pagamento. Se non provvederà potrà essere sanzionato».

Quindi l’appello ad «avere la pazienza di giudicare questa misura quando sarà a regime». Intanto, però, in corsa viene cambiata un’altra carta. «I tagliandi per i quali è stato eseguito regolare pagamento – si legge nella nota del Comune – devono continuare ad essere esposti sul cruscotto fino a nuove disposizioni da parte dell’amministrazione». E questo perché i 46 smartphone da dare alla polizia municipale per controllare direttamente le targhe non sono ancora arrivati. E i controlli, almeno per un po’, dovranno continuare ad essere fatti alla vecchia maniera.

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Fonte: Il Tirreno