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LE DENUNCE PER SCHERZO DEL GRILLINO CHE SI SCUSA UMILMENTE

Carlo-Baldassini-matteoderricoÈ bufera sulla testa di Carlo Baldassini, un iscritto del Movimento 5 Stelle che nei giorni scorsi aveva denunciato la compravendita dei rappresentanti di lista nei seggi di Foggia da parte dei rappresentanti di Partito Democratico e Forza Italia.

Tutto è nato da un post pubblicato il 26 maggio sul profilo Facebook di Baldassini e subito ripreso dalla stampa locale. Nel post veniva rivelato il “tariffario” utilizzato da Michaela Di Donna (Forza Italia), Francesco Paolo Campo (PD) e Leonardo Di Gioia (candidato in una lista di sostegno a Emiliano) per pagare i rappresentanti di lista nei seggi durante le operazioni di spoglio.

Ecco ci risiamo, i partiti del malaffare le tentano tutte e gli unici con la faccia pulita sono quei bravi ragazzi del Movimento 5 Stelle. Ed è proprio un bel “tariffario” quello sciorinato da Baldassini, si va dai cinquanta euro elargiti dalla Di Donna ai trenta (forse quaranta ma dipende) promessi da Paolo Campo (ma solo a Foggia città). I rappresentanti di lista del Movimento? Loro no, #ovviamentegratis sottolinea orgoglioso il Baldassini. La cosa però non è andata certo giù ai tre politici tirati in ballo nel post che hanno subito minacciato querele nei confronti del grillino.

Scrive su Facebook Francesco Paolo Campo: “Calunnia e diffamazione sono gli strumenti della propaganda grillina, utilizzati da ‘cittadini’ intellettualmente disonesti ed eticamente deprecabili. Io non ho mai, e ribadisco mai, pagato alcuno per rappresentarmi in un seggio elettorale e chi lo ha affermato ne risponderà davanti ad un giudice- Ho provveduto a segnalare alla polizia postale il profilo facebook di tale Carlo Baldassini e la pagina facebook del gruppo Risveglio Civile a 5 Stelle in cui si afferma che io pagherei “30/40 euro, solo su foggia” Nei confronti di entrambi i soggetti sporgerò querela per calunnia e intenterò un’azione di risarcimento in sede civile. Analoghe azioni saranno intentate nei confronti di chiunque abbia condiviso il post, che pubblico augurandomi che altrettanto facciano gli altri candidati al Consiglio regionale citati. Compresa l’onesta Rosa Barone, dalla quale mi aspetto solidarietà e scuse per la stupidità di questi suoi elettori. Gentaglia che non ha la minima idea di cosa voglia dire l’impegno civico e politico. Poveri di mente e di cuore capaci solo di sputare veleno sulle istituzioni e su chi le rappresenta- Con la calunnia e la diffamazione, come con le fandonie scientifiche e le bugie politiche nascondono la loro incapacità di offrire la pur minima risposta concreta ai disagi ed ai bisogni di chi li vota. Inutili loro ed inutile il voto dato a loro. Ora però mi sorge un dubbio: non è che il tariffario pubblicato sia quello delle frequentazioni di chi lo ha scritto?”

Michaela Di Donna esprime solidarietà “umana e politica” ai colleghi finiti nella macchina del fango e annuncia “querela per diffamazione e calunnia nei confronti di attivisti del Movimento 5 Stelle dopo la pubblicazione di un post diffamatorio“. La solidarietà a Campo è arrivata anche da Luigi Starace Luistar, candidato con il M5S che ieri è passato al suo comitato elettorale.

E arrivano anche le umili scuse di Baldassini per aver fatto un errore così grossolano: “In merito ai fatti accaduti ieri e riportati da varie testate giornalistiche,dopo aver avuto l’opportunità di spiegare quanto accaduto direttamente ai candidati citati nel mio post chiedo umilmente scusa a Michaela Di Donna, Francesco Paolo Campo e Leo Di Gioia. Il messaggio che ho ricevuto era assolutamente scherzoso ed il mio errore è stato sicuramente molto grave. I candidati hanno ascoltato la mia posizione ed hanno capito la mia ingenuità. Spero si possa chiudere qui questa spiacevole questione e tormo a scusarmi con tutti loro per aver fatto un errore così grosslano. Non si ripeterà più. In bocca al lupo a tutti per le elezioni”.

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mader
da Next Quotidiano