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L’AUTOGOL DEL SENATORE 5 STELLE CARLO MARTELLI

Durante la trasmissione del Tg3 Linea Notte di mercoledì 31il giornalista del Manifesto Loris Campetti ha chiesto al senatore 5 Stelle Carlo Martelli perché Di Maio, che nel suo programma propone il ripristino dell’articolo 18, non tocchi mai questo tema quando incontra delegazioni di industriali.

Se lo facesse, ha sostenuto Campetti, rassicurerebbe quelli che guardano con interesse a questa proposta. L’esponente a 5 stelle ha sfoderato un sorrisino di sufficienza e scrive Massimo Bordin su Il Foglio – ha risposto che “chiaramente”, ha detto proprio così, Di Maio quando incontra gli industriali tace le cose per loro sgradevoli e così con le altre categorie. Il tono era quello di uno che spiegava la vera politica a un incolto.

A uno spettatore normale un discorso del genere poteva apparire un clamoroso autogol ma non al senatore Martelli che, in assoluta buonafede, da buon pentastellato pensa che la politica sia solo imbroglio e menzogna e chi la fa deve, per l’intanto, adeguarsi. Come in un mitico film di Totò, che Marco Travaglio avrà sicuramente visto, in cui l’immortale principe impersona un candidato populista che si ribella ai suoi capi quando gli spiegano che comunque bisogna adeguarsi al peggio, spesso esagerato, che denunciano nei comizi. Se Di Maio incarna quei capi, e Martelli certifica che lo schema funziona, Grillo potrebbe essere tentato di cercare un ribelle per il M5s e il non candidato Di Battista potrebbe avere le caratteristiche necessarie per interpretare la parte.
Fonte: Il Foglio