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L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA RAGGI DIFENDE I TERMOVALORIZZATORI, ALTRO CHE RIFIUTI ZERO

virginia-raggiTra i nomi degli assessori resi noti prima di diventare sindaco di Roma, tra i primi 4 nomi, perchè: “Non li annuncio tutti perchè alcuni professionisti mi hanno chiesto riservatezza”, c’è il nome dell’assessore alla sostenibilità ambientale, come scrive Marco Carta su Gli Stati Generali.

“Di ambiente e rifiuti si ne occuperà invece Paola Muraro, che verrà nominata assessore alla Sostenibilità ambientale. Laureata in Scienze Agrarie (Università degli Studi di Bologna), ha conseguito numerosi attestati nel settore della “Disciplina e Gestione dei Rifiuti Solidi”. Ha lavorato come consulente per l’Ama dal 2004 al 2014, contribuendo anche alla vittoria della municipalizzata nella contesa multimilionaria con la Colari di Manlio Cerroni, e per questo Virginia Raggi l’ha presentata come “una che sa dove mettere le mani”. Quello dei rifiuti è uno dei settori considerati strategici dal Movimento 5 Stelle a Roma. “Vogliamo importare il modello San Francisco. Perché per noi “Roma verso rifiuti zero” non è uno slogan, bensì un obiettivo ambizioso e raggiungibile”, si legge nel programma del Movimento 5 Stelle, anche se la Muraro non sembra essere propriamente in linea con questa teoria.

Nel sito dell’associazione di gestori ambientali di cui è presidente, l’ATIA-ISWA Italia, la Muraro più volte contesta il modello San Francisco e la strategia Rifiuti Zero “progetto che non è stato realizzato in nessuna parte del mondo”, senza demonizzare quei termovalizzatori, che il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo hanno sempre combattuto. Anzi, in una lettera inviata nel luglio 2014 al direttore di Rai 3 Andrea Vianello, criticando la messa in onda del documentario TRASHED, la Muraro, da esperta, ne ridimensiona gli effetti sull’ambiente. “Le rilevazioni e studi di ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente italiano) dimostrano che dall’anno 2000 nel nostro Paese le diossine prodotte dai termovalorizzatori sono inferiori allo 0,05% di quelle complessivamente emesse dalle diverse fonti (residenze, traffico, industrie, generazione elettrica…)”.

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Fonte: Gli Stati Generali