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LANZALONE, IL “SUPERDIRIGENTE” M5S INDAGATO ANCHE PER L’INCARICO A LIVORNO

Una nuova accusa pende sull’avvocato Luca Lanzalone, il “superdirigente” del Movimento 5 Stelle, già indagato nell’inchiesta sul Nuovo Stadio della Roma. Questa volta i pm capitolini – scrive  Ivan Cimmarusti sul Sole 24 Ore – contestano al professionista, ex consulente della sindaca Virginia Raggi, di aver compiuto una presunta corruzione nell’ambito del concordato preventivo della Aamps, la municipalizzata di Livorno che si occupa di igiene urbana. Un ruolo, quello di Lanzalone, che fu voluto nel capoluogo di provincia dai vertici M5s e dallo stesso sindaco Filippo Nogarin. Con Lanzalone risponde anche Fabio Serini, ex commissario giudiziale.

L’accusa è del procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e del sostituto Barbara Zuin che hanno disposto una serie di perquisizioni. Tra queste risulta esserci anche Francesco Prosperetti, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, per fatti legati al vincolo monumentale dell’ippodromo Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto dei giallorossi. Ma partiamo dal principio. I magistrati indagando su Lanzalone hanno scoperto una serie di rapporti, alcuni dei quali presumibilmente illeciti. Negli atti si legge che «Serini, nella sua qualità di commissario giudiziale nominato dal giudice nella procedura per il concordato preventivo dell’azienda Aamps spa di Livorno, dunque pubblico ufficiale, riceveva per l’esercizio della sua funzione, da parte di Luca Lanzalone – socio dello studio legale Lanzalone & Partners, incaricato dal Comune di Livorno, dell’assistenza nella procedura di concordato di detta società a totale partecipazione pubblica – utilità consistite nell’intervento presso il sindaco Virginia Raggi per la sua nomina quale Commissario straordinario dell’Istituto di previdenza e assistenza dipendenti di Roma Capitale (Ipa) e per la proroga di detta nomina alla scadenza annuale».
Il soprintendente Prosperetti è indagato per corruzione. «Perché – ritiene la Procura – quale soprintendente di Roma chiamato a intervenire nel procedimento avviato dal precedente soprintendente per l’apposizione del vincolo monumentale sull’ippodromo di Tor di Valle (vincolo che avrebbe paralizzato o comunque rallentato il procedimento per l’approvazione del progetto immobiliare denominato Nuovo Stadio della Roma, presentato dalla Eurnova srl), indebitamente induceva Luca Parnasi (presidente del cda di Eurnova srl) (…) ad attribuire a Paolo Desideri (amico del Prosperetti e a lui legato in ragione del rapporto di collaborazione professionale con la figlia Beatrice) l’incarico professionale di “progettazione della ricollocazione e ricostruzione di una campata strutturale dell’ex ippodromo Tor di Valle” (per un importo complessivo di oltre 200mila euro, parzialmente corrisposto al Desideri) quale adempimento necessario al fine di richiedere l’archiviazione della proposta di approvazione del vincolo».