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L’ANTITRUST BOCCIA IL BANDO DELLA SINDACA RAGGI

Tutto da rifare per Virginia Raggi: l’Antitrust ha bocciato il bando pubblicato il 28 agosto dal Comune per affidare i servizi di manutenzione, gestione, pulizia delle scuole e del verde della città. Una maxigara da 475 milioni che già un anno fa venne bloccata dal Tar perché ritenuta lesiva delle norme sulla concorrenza.

Il sindaco ci ha riprovato con una gara a doppio oggetto che oltre ad appaltare le attività, è chiamata a individuare anche una newco, ovvero una nuova società mista a maggioranza pubblica, a cui affidare i servizi previsti nel bando. A bocciarla ora ci ha pensato l’Autorità per la Concorrenza e Mercato, anche sulla base di un esposto inoltrato da Confartigianato e altre associazioni tra cui Aniem Lazio, assistiti dallo studio legale AdLaw e dagli avvocati Elisa Scotti e Carlo Contaldi La Grotteria.

Ma questa volta la bocciatura rischia di far davvero male alla giunta grillina: l’Authority ritiene che il nuovo bando viola non solo la sentenza del Tar di un anno fa, ma anche il decreto Madia sulle partecipate e le norme sulla concorrenza. In sostanza secondo l’Authority le attività messe a bando il 28 agosto non sono da considerare servizi di puro interesse pubblico come i trasporti per Atac e la raccolta dei rifiuti per Ama; pertanto devono essere appaltati fra tutte le imprese del mercato e non con un unico bando a cui può accedere di fatto una società mista a maggioranza pubblica.
E questo scombina i piani annunciati dal sindaco a giugno ai dipendenti di Multiservizi che al momento svolgono la gran parte delle attività messe a bando. Sul quale ora sono chiamati a pronunciarsi l’Anac e il Tar del Lazio: la prima sentenza è attesa per il 26 ottobre. Intanto secondo la Confartigianato emerge dell’altro. “In questi anni Multiservizi ha riappaltato fino a oltre il 50% dei lavori affidati dal Comune in proroga – spiega Mauro Mannocchi presidente di Confartigianato Roma – in sostanza con questo bando il Comune vorrebbe far proseguire gli affidamenti diretti alla Multiservizi camuffandoli come una gara pubblica”. Di fatto ora i 4500 dipendenti di Multiservizi rischiano di perdere il lavoro, ma intanto un’altra grana si profila all’orizzonte per l’amministrazione comunale che, come ricorda la Confartigianato, affida i lavori in proroga a Multiservizi dal 2013 con un assegno annuale da quasi 50 milioni.
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Fonte: la Repubblica