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LA STORIA DELL’ASSESSORA GRILLINA DI RAGUSA E DEL MARITO DA ASSUMERE

stefania-campo-matteoderricoLui è il dottore Paolo Sottile, psicologo, al secolo letturista di contatori d’acqua nella città di Ragusa, marito della dolcissima assessora alla cultura Stefania Campo – donna mite e graziosa che emana innocenza al limite della storditaggine – che qui scopriamo interprete del reddito di cittadinanza a tutti i costi, a vantaggio dello sposo.

La storia inizia a fine primavera 2014 quando la cooperativa Agos vince la gara per la lettura dei contatori, un servizio che non contempla alcun passaggio di lavoratori dalla ditta precedente alla subentrante tanto che per gli impiegati è previsto il pagamento dopo il risultato a cottimo. Insomma un capitolato vago, con nessuna salvaguardia specifica, mirato all’ottenimento dei dati; ma appena la ditta si aggiudica la gara inizia un pressing concentrico sul presidente della cooperativa per ottenere l’assunzione dei tre letturisti della precedente ditta.

I tre – i signori Micilluzzo, Iacono e Sottile – si incontrano con il presidente della Agos in un bar e insistendo per la loro assunzione pretendono persino una cifra fissa mensile di 850 euro, un minimo sindacale non previsto. Il dottore La Mesa presidente dell’Agos non accetta. Passano alcuni giorni e scatta il secondo incontro al bar caffetteria di via della Costituzione. Si presentano Miciluzzo, Iacono e Sottile accompagnato dalla consorte Stefania Campo. La richiesta è sempre la stessa: la certezza degli 850 euro al di là del risultato, del lavoro prodotto, delle letture effettuate. I tre per convincere La Mesa vantano l’esperienza ottenuta sul campo, la conoscenza delle case ragusane, la allocazione dei contatori. La Mesa non si piega. La Campo assiste in silenzio: c’è, sente, non dice una parola.

Trascorre qualche giorno e La Mesa viene convocato al Comune di Ragusa per sistemare la faccenda. Si incontrano nell’aula delle commissioni il dirigente dottore Francesco Lumiera, il presidente dell’Agos e un funzionario settore tributi responsabile del servizio Nella Tinè mamma dell’assessora Stefania Campo. La Mesa non ha più tempo, deve far partire il servizio altrimenti, se ancora tergiversa e non si decide, il Comune applicherà le sanzioni giornaliere.

I tre vengono assunti. Passa un anno e nessuno conosce questa vicenda. Qualche mese addietro viene indetta una nuova gara. La Agos non si presenta e vince la Pegaso del presidente La Ferla, uomo navigato. Al momento delle assunzioni La Ferla cosa fa? Decide di assumere solo il maritino della Campo e lascia a casa gli altri due. Qui ha inizio, forse per l’amarezza degli altri due ex letturisti, uno strisciante mormorio che raggiunge persino i consiglieri comunali e mette in stato di eccitazione l’opposizione.

E’ chiaro che la Campo non doveva – considerato il suo ruolo nell’amministrazione – partecipare ad un incontro con una cooperativa che gestisce un servizio comunale per trattare il destino lavorativo del consorte; è evidente che la signora Tinè suocera del letturista non poteva occuparsi della questione; è lampante che il dirigente doveva accorgersi delle implicazioni pericolose. C’è da storcere il muso per l’impiego di un letturista? Sì, una vicenda bruttina forte. E allora il giudizio complessivo sull’amministrazione Piccitto volge al pollice verso per una mamma e una mogliettina che sfruttano le occasioni offerte dalla pubblica amministrazione? No, anche perchè il sindaco non sa nulla di questa storia, viene raccontata adesso, qui.

La questione però è un’altra, a parte i provvedimenti e le conseguenze. Bisogna mettere mano al mondo degli appalti e controllare apparato e dirigenti. Oggi Federico Piccitto è apparso sul blog di Beppe Grillo per dire che a Ragusa le società petrolifere hanno finito, chiuso: Ragusa nun si spirtusa. Niente buchi, tutto pieno, visibile, chiaro. Sul petrolio siamo d’accordo, e sul reddito coi soldi della cittadinanza che c’è qualcosa da mettere a punto.

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Fonte: Telenova Ragusa