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LA DISPERAZIONE DEI MIGRANTI DI OPEN ARMS

Migranti si sono gettati in mare dalla nave Open Arms per raggiungere Lampedusa. Dopo aver saputo che il gruppo di naufraghi che si è gettato verso le 11 in acqua è stato portato sulla terraferma, almeno altri cinque naufraghi si sono tuffati in mare dalla nave. Una motovedetta della Guardia costiera li sta recuperando.

Già questa mattina, poco dopo le 8, un uomo si era gettato in acqua ed era stato recuperato subito da una motovedetta della Guardia costiera.
“La situazione sulla nave Open Arms è esplosiva, di massima urgenza – dice il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, in volo in elicottero per Lampedusa – Vado a Lampedusa per riportare la calma e fare in modo che nessuno si faccia male”. A bordo del velivolo insieme con il procuratore anche uno staff medico qualificato. Non è escluso che il magistrato possa anche salire sull’imbarcazione.

 A bordo ieri sera è salito il sindaco Salvatore Martello. “Ci sono persone totalmente assenti, chissà quali torture o porcherie hanno dovuto subire mentre erano prigionieri in Libia – ha detto all’Adnkronos – E noi li facciamo ancora stare sulla nave. Non capisco. Venti giorni su una barca in quello stato psicofisico…”. “Oggi la riposta è che si stanno gettando a mare per la disperazione”, ha aggiunto Martello.
Dalla nave c’è stata una nuova evacuazione medica. Poco prima di mezzanotte in nove hanno lasciato la Open Arms. Due di loro, che erano stati ricoverati al Poliambulatorio per le visite, stanno meglio e sono già stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola. Si tratta di un uomo e di una donna che accusavano problemi cardiaci. A bordo sono rimasti adesso in 98.
Il governo spagnolo offrirà “nelle prossime ore” ad Open Arms una soluzione di fronte alla situazione “di emergenza umanitaria” che si registra a bordo della nave della ong spagnola bloccata davanti a Lampedusa. Lo ha detto la ministra della Difesa, Margarita Robles, sottolineando, in un’intervista radiofonica, che la Spagna “non volterà lo sguardo dall’altra parte come sta facendo il ministro Matteo Salvini”. Robles non ha specificato se si tratterà dell’invio di un aereo per il trasporto dei migranti come richiesto dalla ong, ma ha precisato che si tratterà dell’alternativa “migliore e più adeguata dal punto di vista umanitario”.
Fonte: AdnKronos