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LA DEPUTATA CHIARA DI BENEDETTO SE NE VA DAL M5S: “È VOLGARE NEGAZIONE DELLE ORIGINI”

Lascia il Movimento 5 Stelle Chiara Di Benedetto, palermitana, deputata nazionale ricandidata alle politiche al quarto posto alla Camera nel collegio uninominale Bagheria, Marsala, Trapani e Monreale. L’annuncio, con un post su Facebook, in simultaneità con la visita a Palermo di Luigi di Maio.

“Non posso riconoscermi – scrive su Facebook – in ciò che viene spacciato per MoVimento, ma che si pone come la sua più volgare negazione. Mi ritrovo candidata con un simbolo che parla da sé. Mi ritrovo un leader, una struttura di partito e accanto a me, in lista, riciclati di altri partiti, o candidati con precedenti esperienze politiche di cui il M5s sembra vantarsi”.

In questi 5 Anni di Legislatura ho acquisito tantissima esperienza, ho conosciuto tante splendide persone, alcune delle quali sono diventate amiche, ho imparato tantissimo, sono cresciuta come persona e come cittadina. Ho avuto l’onore e il privilegio, quello si, di rappresentare i cittadini italiani all’interno delle istituzioni, quei cittadini che 5 anni fa hanno creduto nel progetto di rivoluzione culturale, che hanno sperato di poter cambiare faccia alla politica italiana, al futuro dei propri figli. 5 Anni fa, Milioni di cittadini hanno messo la x su un’idea. Ci hanno creduto,Tutti insieme, dopo tanti anni, che quell’idea si potesse concretizzare. La forza rivoluzionaria del MoVimento era la propria diversità rispetto a ciò che lo scenario politico offriva, la sua forza alternativa, che sbaragliava tutti i canoni della dialettica politica. Il movimento portava temi, principi, non più ideologie, voleva fatti e non parole. Voleva coerenza e onestà. Questi principi avevano guidato migliaia di attivisti in tutta Italia a lavorare e impegnarsi sui propri territori, a sostenere battaglie importanti a tutela dell’ambiente, del paesaggio, della salute, dei diritti. Al MoVimento si avvicinarono, pian piano, le migliori eccellenze, competenze e intelligenze, in maniera spontanea e senza alcun interesse personale. Chiunque avanzasse un minimo intento personale veniva, immediatamente, allontanato, perché si temeva per l’integrità del progetto più grande che era rendere l’Italia un paese migliore, a 5 stelle. Il MoVimento si fondava su un concetto bellissimo, quello di RETE. Non di base, ma di RETE, orizzontale e uguale, nella quale ognuno doveva avere gli stessi diritti dell’altro e gli stessi doveri, uno vale uno e nessuno sarebbe mai rimasto indietro.
Il MoVimento rifiutava i leader, perché ne riconosceva la pericolosità, rifiutava la casta, i privilegi dei pochi a discapito di tutti gli altri cittadini, rifiutava i cambi bandiera, gli scilipoti, i riciclati della politica.
É per tutti questi motivi che decisi di fare parte del progetto del MoVimento 5 stelle, di attivarmi sul mio territorio, di candidarmi, a 25 anni, alla Camera dei Deputati e provare a essere il cambiamento che volevo vedere nel mondo. Per tutti questi motivi, con estrema coerenza, che purtroppo spesso non è stata colta, ho sempre aderito ai principi del MoVimento, al nostro programma, ai nostri impegni. Per tutti questi motivi ho restituito 200 mila euro del mio stipendio, versandolo sul fondo per le PMI e ho sempre cercato di tenere a mente il progetto iniziale e di difenderlo, dagli attacchi esterni, ma anche da quelli interni.
Ed è esattamente per gli stessi motivi che oggi non posso riconoscermi in ciò che viene spacciato per MoVimento, ma che si pone, esattamente, come la sua più volgare negazione.
Oggi mi ritrovo candidata, di nuovo, con un simbolo che parla da sé. Non rimane molto del MoVimento che aveva fatto sperare le persone. Oggi mi ritrovo un leader, una vera propria struttura di partito, ritrovo accanto a me, in lista, riciclati di altri partiti, o candidati con precedenti esperienze politiche di cui, oltretutto questo movimento sembra vantarsi. Mi trovo all’interno di una forza politica che avrebbe dovuto cambiare il sistema e, invece, ci si è adagiato sopra, si è conformato a questo. In questo movimento i candidati da mettere in lista vengono scelti perché sono amici di qualcuno, perché un portavoce ha garantito per loro. Chi può, chi è vicino ai vertici, cerca di garantire l’elezione dei propri fedeli uomini, organizzando cordate per le votazioni online, denigrando e infangando altri candidati, mentendo spudoratamente, dimostrando tutta l’ipocrisia di un partito che inneggia alla trasparenza ma che poi muove le carte sottobanco. Tutte le persone che, in questi anni hanno davvero cercato di contrastare questa deriva sono state messe alla porta, me compresa; altre, si sono adeguate in fretta alla nuova forma, un po’ per furbizia, un po’ per inerzia. Io Sono stata isolata ed emarginata sia all’interno del mio gruppo Parlamentare, sia sul territorio, sia dai vertici della “comunicazione” che mi hanno impedito, anche fisicamente, di partecipare ai lavori e riunioni, ad esempio, sul programma. Il mio quarto posto in lista, che scongiura la mia rielezione, risulta quanto mai giusto e veritiero poiché, nonostante i 5 anni a lottare nell’interesse dei cittadini, non sono, evidentemente adatta a rappresentare questo nuovo movimento e, alla luce degli ultimi risvolti e delle ultime scelte in campo di candidati uninominali, non lo voglio. E’ evidente che anche questo nuovo movimento non voglia me, unica portavoce uscente a Palermo, e neanche tanti altri validissimi attivisti che sono stati epurati senza alcuna motivazione. Questo movimento preferisce candidare ex assessori pd, ex uomini di segreterie politiche, ex qualsiasi cosa, piuttosto che candidare chi, nel bene e nel male, ha sempre cercato di tutelare l’integrità del Movimento stesso.
Qualcuno potrebbe dirmi che avrei fatto meglio a non ricandidarmi e, probabilmente avrebbe anche ragione, ma non potevo immaginare che si raggiungessero tali livelli e, perciò, ho combattuto fino alla fine, per rappresentare quegli attivisti veri che stanno soffrendo maledettamente questa tanto temuta deriva, ho sperato di poter fare ancora qualcosa per tutelare il MoVimento, arginare tutto ciò ma, evidentemente, sono ancora un’inguaribile ottimista!
Nei prossimi giorni invierò la richiesta, tramite raccomandata, per uscire dalla nuova associazione del movimento 5 stelle.

mader