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IL TERZO POLO DI ROMANO NASCE GIA’ VECCHIO

romano Massimo Romano ha presentato il suo movimento, il terzo polo o “patto federativo” come l’hanno chiamato. Non si comprende se si tratta di una scelta tattica o strategica. Quello che sembra, invece, è la nascita di un semplice cartello elettorale, che vorrebbe sostituire l’attuale classe politica molisana di destra e sinistra. Una sorta di “gruppo” di personaggi non proprio sconosciuti al sistema politico e partitico, che in vista delle elezioni cerca riposizionarsi.

Della serie continuiamo a farci male, ogni volta che si presenta la prospettiva del cambio di comando nelle istituzioni, il centro-sinistra (con o senza trattino) fa di tutto per allontanare questa possibilità dando il via alla nascita di nuovi soggetti politici.

Ma, i molisani vorrebbero sapere dove sono i programmi? Dov’è la strategia? Quali saranno gli alleati? E, soprattutto, quale regione si vorrà costruire? Finora non si sa nulla. Si vaga nella nebbia.

Il dopo Iorio, perché si possa avverare, ha bisogno di un totale rovesciamento di prospettiva politica, non di nuovi soggetti in cui si ritrovano sempre le solite facce.

Come si può pensare “all’immediata sostituzione di una classe dirigente inadeguata che continua a riproporsi nella proterva volontà di perpetuare se stessa” mettendo in campo personaggi vecchi come:

Adriana Izzi: già assessore esterno, con Augusto Massa, al comune di Campobasso; già candidata alle regionali con la lista dello SDI, riportando un risultato non brillante; già candidato sindaco al comune di Campobasso, eletta consigliere di minoranza con i voti di PdCI e Rifondazione; già passata al partito di Di Pietro; già con D’Ascanio nel movimento “Cambiamo il Molise”; già patrocinatrice, insieme alla Regione Molise, del “Concorso letterario regionale”  e affidato al “Circolo Giovani” di Campobasso, una diretta emanazione di Forza Italia. Concorso organizzato da tale Manuele Martelli, noto per aver dato fuoco, in piazza, ai giornali che criticavano Iorio.

Domenico Di Lisa: sindaco di Roccavivara,; già consigliere regionale di centro-sinistra; già dirigente regionale del Pds e componente della direzione nazionale del Pd; già in corsa per le primarie del PD del 2009; al giornale on-line “infiltrato”, qualche tempo fa, ha dichiarato: “Negli ultimi mesi non ho mai sentito e visto né Romano né gli altri consiglieri che vengono citati. Queste sono ricostruzioni fantasiose di chi ormai è alla fine di un ciclo politico. Non c’è nessun cartello politico che veda il sottoscritto a capo di qualcuno e di qualcosa. Non sono candidato a nessuna Presidenza”. “ Il centrosinistra se vuole governare deve ovviamente ‘rubare’ i voti anche a destra ma non lo deve fare assumendo gli esodati del centrodestra ma cercando di convincere i cittadini elettori della bontà della propria proposta politica”.

Gianluca Cefaratti: segretario provinciale di FLI; sindaco di Campodipietra; presidente del consiglio provinciale di Campobasso per centro-destra (come concilierà le diverse posizioni politiche?

Felice Di Donato: consigliere regionale eletto nella lista di Alternativa di Roberto Ruta; consigliere al comune di Campobasso; già assessore al comune di Campobasso.

Filippo Monaco: già vice-sindaco di Termoli, con Greco, eletto nella lista del PD; consigliere regionale con SeL. Facce vecchie in nuovi soggetti politici. L’esatto contrario di quello che vogliono gli elettori.

Ricordiamoci al prossimo appuntamento elettorale di non cadere nell’inganno profetico del Principe di Salina che nel romanzo “Il Gattopardo” diceva: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

mader