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IL SINDACO 5 STELLE DI LIVORNO: “MI ARRIVERÀ UN AVVISO DI GARANZIA, MA NON MI DIMETTERÒ”

rimaSolo a Livorno a 5 Stelle, il sindaco annuncia a Rai News un probabilissimo avviso di garanzia in arrivo, ma tranquilli non si dimette … si vede che lo fa per me per fammi continua’ a fa’ le vignette!! Sto dalla parte dei senzatetto, dei poveri, e dei lavoratori (precari e non) senza dimenticare ex Serlog, smi, Brovedani, Cantiere Orlando, TRW, Delphi, Mtm, Clc, Ippodromo, ex People Care non reiyntegrati e tutti gli altri non presenti in questa lista, soprattutto i casi isolati quelli che non fanno notizia ma ci sono!

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“Sono sicuro che arriverà un avviso di garanzia su questa cosa”. Così Filippo Nogarin ha risposto in merito alla discarica del Limoncino ad un’intervista a RaiNews24 che ha mandato in onda un reportage sulla storia di Monte La Poggia e sulla richiesta di risarcimento della ditta Bellabarba di 54 milioni.

Nogarin ha poi aggiunto che l’eventuale avviso di garanzia non comporterebbe le sue dimissioni. “Non vedo per quale motivo dovrei dimettermi – ha detto, rispondendo al giornalista -. Se me lo dovesse chiedere la base allora la cosa potrebbe entrare nel dibattito complessivo”.

“Chiunque – ha aggiunto Nogarin – può accusare una persona o un sindaco di una situazione come quella notificata. Peccato che ciò che io ho fatto è esattamente quello che è scritto nero su bianco nel mandato di governo del sindaco Nogarin. Non ho fatto niente meno di ciò che era nel programma di governo di questa città”.

A Nogarin è contestato – tra l’altro – il fatto che l’avvocato della controparte del Comune (quello dei frontisti del Limoncino) avrebbe avuto gli atti deliberati dalla giunta prima ancora degli stessi uffici del Comune e dell’avvocatura civica.  “Ma non è vero, la documentazione è stata fornita rispettando i tempi”, ha controbattuto il sindaco.

Poi, Nogarin è stato  molto chiaro sul risarcimento danni di 54 milioni chiesto da Bellabarba : “E’ una strada non contemplata come strada pubblica, figuriamoci che tipo di investimenti possano aver fatto”.

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Fonte: Il Tirreno