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IL SINDACO 5 STELLE DI ASSEMINI MANTENGA LA PAROLA SU S.ANDREA

chiesa-s-andrea-asseminiPiù di un anno e mezzo Mario Puddu, sindaco a 5 Stelle di Assemini, ebbe a dire sullo stato di abbandono di uno dei luoghi più belli della cittadina che amministra, la piazza e la settecentesca chiesa di S. Andrea:

“Mai avremmo agito in questo modo, lasciando malconcia una piazza che è sotto gli occhi di tutti, sarebbe stata una scelta senza senso ed ingenua. Invece questa scelta è stata fatta nella convinzione che avesse una sua logica (un po’ di cenere nel prato non sarà tutto questo problema) e anche in considerazione del fatto che tutta la piazza e la stessa chiesetta di S.Andrea, saranno presto oggetto di restauro e miglioramento funzionale, un progetto che l’Amministrazione Comunale sta inserendo in questi giorni nel piano triennale delle opere pubbliche”.

Piazza Sant'Andrea devastataTrascorsi un anno e sette mesi, da allora nulla è cambiato. La piazza è rimasta devastata dal fuoco e la chiesa abbandonata com’era.

Il Comitato Civico ViviAssemini in una nota a firma di Massimo Carboni si rivolge al Sindaco per chiedere se intende mantenere la parola sul recupero dell’intera area:

Era il mese di gennaio del 2014 quando i cittadini di Assemini s’indignarono per come venne ridotta la Piazza Sant’Andrea, in occasione de “Su fogaroni” di Sant’Antonio, sotto gli occhi degli impassibili neo amministratori grillini. Il Sindaco alle pubbliche scuse preferì rispondere sottolineando che la «vera vergogna era la vicina Chiesa in stato di abbandono». Da allora, il tempo è passato, ma lo stato della Chiesa continua a peggiorare.

La piazza Sant’Andrea è sempre stata per anni il biglietto da visita della Città di Assemini, per chi arriva dalla vicina Cagliari. Come per tutte le piazze cittadine ed i giardini pubblici, è vietato effettuare giochi con la palla, di transitarvi con qualsiasi veicolo, ed altro ancora. Divieto che valeva evidentemente solo per i cittadini. La piazza è sempre stata curata, mentre negli ultimi anni riflette il degrado dell’intera cittadina, trascurata e sporca. Una città ricca di opportunità, ma priva di una identità e che tarda ad avviare una strategia vincente per la crescita e lo sviluppo. I cittadini sono delusi. Nella stessa piazza sorge, appunto, la Chiesa settecentesca dedicata all’Apostolo pescatore.

Un patrimonio importante che in altre realtà sarebbe un rilevante elemento da raccontare per assumere una funzione integrante e generatrice di rilancio culturale ed economico territoriale. La Chiesa era e rimane in rovina. Perché per “cambiare” ci vuole ben altro che la semplice e grottesca indignazione. Ora, ci chiediamo, quando e come il Sindaco intenda recuperare la Chiesa di Sant’Andrea dalla condizione di abbandono da lui stesso denunciata.

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