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IL PRETE ANTI-GAY: GLI OMOSESSUALI DEVONO MORIRE

don-maxDon Massimiliano Pusceddu conferma in diretta alla radio nel programma radiofonico “La Zanzara” di Giuseppe Cruciani che va in onda su Radio 24, in un’intervista telefonica andata in onda intorno alle 20.30, la morte spirituale degli omosessuali. Il sacerdote ha confermato quanto aveva dichiarato nei giorni scorsi durante una sua omelia che aveva scatenato le polemiche nei Social, sul  web e sulla stampa nazionale.

“Gli omosessuali vanno contro natura- ha spiegato – sono dei peccatori come quelli che praticano la sodomia. Difendo la mia libertà di opinione perché pago le tasse e sono un cittadino come tanti altri. Se qualcuno pensava che fossi un povero prete di campagna probabilmente si sbagliava”.

Il tutto condito da epiteti volgari contro gli italiani che ha provocato la reazione dei conduttori che hanno ricordato a Don Massimiliano Pusceddu che era un prete.  E alle domande provocatorie di Cruciani ha risposto in maniera decisa e ha confermato quanto aveva dichiarato nel corso della sua omelia. “Gli omosessuali meritano la morte, quella spirituale come dice il Vangelo e sono nemici di Dio- ha proseguito- difendo la famiglia tradizionale composta da un uomo e una donna e tutto il resto sono malignità. Ci hanno insegnato che ci si può accoppiare solo in questo modo naturale e questo può avvenire solo tra un uomo e una donna”. Alla fine l’argomento è scivolato sul calcio.”Gli italiani sono degli illusi – ha concluso- l’Italia verrà eliminata e uscirà al primo turno. Io tifo il Cagliari e l’anno prossimo vi annuncio che vincerà lo scudetto. Non ho dubbi”.

Appassionato di pugilato ed esperto esorcista, don Max è famoso soprattutto per aver fondato il gruppo religioso “Apostoli di Maria” che conta migliaia di fedeli appartenenti ad ogni parte d’Italia. Periodicamente, radunava i suoi seguaci nei palazzetto dello sport (anche a Cagliari) per celebrare le preghiere di guarigione. Il parroco non ha mai perso l’occasione per far parlare di sé. Il prete è stato anche protagonista di un episodio che ha fatto infuriare la comunità cattolica di Vallermosa: qualche anno fa, durante i festeggiamenti in onore di Santa Maria, don Max ha sbrigato velocemente la messa e lasciato la processione per celebrare la funzione dell’incontro degli ‘Apostoli di Maria’. Il fatto aveva provocato sdegno nel paese.

Don Massimiliano Pusceddu , ex cappellano della Polizia, si era reso protagonista di un’altra vicenda. Dall’abito talare avrebbe estratto una pistola. Un’arma utilizzata, secondo l’accusa, per minacciare il marito di una donna che gli avrebbe confessato alcuni problemi di coppia, dopo averlo preso a schiaffoni aiutato dal cognato. Aver portato la pistola a tamburo (detenuta legalmente con autorizzazione della Questura) in luogo pubblico, non averne denunciato il trasferimento di detenzione, lesioni personali e minacce sono state le accuse con cui il Gup di Cagliari lo ha rinviato a giudizio.

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Fonte: Castedduonline