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IL PARADOSSO DI BEPPE GRILLO SULLE DITTATURE CHE FUNZIONANO MEGLIO DELLE DEMOCRAZIE

Beppe Grillo, garante del M5S, in collegamento con la conferenza stampa al Senato sulla presentazione del decreto Mise, ha illustrato come a suo dire funzionerebbe il sistema democratico vigente in Italia, rapportandolo poi a quello di alcuni paesi esteri: “Oggi non è il problema di destra e sinistra, noi siamo un popolo di anziani, in Parlamento ci occupiamo di cose inutili, di nomine, queste cose qui non le concepisco. Ogni decisione di Singapore o di Taiwan viene presa chiedendo ai cittadini, ma al governo c’è il figlio del Re. Ma sono dittature, ed è paradossale che funzionino meglio delle democrazie.

Eccolo lì.
Come non ricordare i desaparecidos, i torturati e i massacrati in Cile da Pinochet. Come non ricordare gli ebrei dell’olocausto hitleriano. Come non ricordare le sparizioni di intere comunità di argentini buttate in mare dagli aerei del dittatore Videla. Come non ricordare i milioni di morti nei gulag staliniani. Come dimenticare la stagione del regime dei colonelli in Grecia. Come dimenticare l’abolizione del regime parlamentare, che aveva governato il regno d’Italia fin dalla sua costituzione il 17 marzo 1861, per volontà di Mussolini.
Grillo riesce a fare due esempi sbagliati di dittatura. Per dovere di cronaca è necessario ricordare che Singapore è una repubblica parlamentare ed è considerato un paese parzialmente libero secondo l’ultimo rapporto dell’Ong Freedom House, mentre Taiwan ha invece subito tra gli anni ’80 e ’90 una transizione politica che dall’essere una dittatura militare monopartitica l’ha portata a diventare una moderna repubblica semipresidenziale, classificata come paese libero sempre nell’ultimo rapporto di Freedom House del 2020.

Fonte: Notizie.it
Video: Corriere della Sera