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IL GARANTISMO MUTEVOLE DI GRILLO

post-grillo-matteoderricoBeppe Grillo pubblica un post sul blog in difesa di Gino Paoli:
“Premetto che Gino Paoli è mio amico” e “quindi potrei essere considerato poco obiettivo. Ma a questo gioco al massacro di una persona di 80 anni non pregiudicato, mai inquisito, per alcunché, che mi risulti, io non ci sto! I cittadini sono diventati vittime sacrificali, mostri da sbattere in prima pagina senza che possano difendersi”.

Un mese fa sempre sul blog scriveva l’esatto contrario:
“Il Presidente del Consiglio ha scritto una norma che in sostanza comporta enormi vantaggi per i grandi evasori del nostro Paese” seguendo la logica del “più sei ricco e più evadi. Più evadi e più vale la pena evadere”. Lo scrive il blog di Beppe Grillo in un post in cui si ipotizza: “se dall’inchiesta della procura di Genova emergesse che il babbo di Renzi, oltre ad essere indagato per bancarotta fraudolenta, fosse coinvolto anche in evasione e frode fiscale? Nessun problema, a ricambiare il favore questa volta ci sta pensando la manina del figlio”

Sul presunto caso di evasione da parte di Gino Paoli il gruppo M5S alla Camera la pensa in modo diverso da Grillo, ieri in una nota hanno chiesto a Paoli di dimettersi dalla carica di presidente della Siae. La capogruppo Fabiana Dadone aggiunge: “In un Paese normale Paoli si sarebbe dimesso da un pezzo. Chiaro che non cambiamo posizione”.

Ma il leader dei 5 Stelle insiste nella difesa dell’amico cantautore e se la prende, come al solito, con la stampa: “Media sciacalli. Articoli costruiti su delle ipotesi”.

“Quante volte anche noi abbiamo sbattuto il mostro in prima pagina al primo avviso di garanzia? Un Movimento libertario come M5S dovrebbe iniziare a porsi questi problemi”, si chiede un lettore del blog.

mader