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IL “BOSS”: SE NON MI CANDIDO VOTO GRILLO

roberto-spada1-matteoderricoRoberto Spada, quel Roberto Spada, fa sul serio. Colui che per tutti è il reggente dell’omonimo clan di Ostia e che, tuttavia, ha scoperto con suo enorme stupore, di essere addirittura incensurato, ribadisce l’intenzione di candidarsi alla presidenza del Municipio X, autoscioltosi per mafia. Di fronte si troverà, probabilmente, Federica Angeli, cronista di La Repubblica, che il Pd sta seriamente pensando di schierare alle elezioni municipali del prossimo anno. Secondo fonti democratiche, la cosa sarebbe praticamente fatta. Lo scrive il quotidiano Il Tempo.

La situazione sul Lido di Roma alle prossime amministrative sarà più o meno questa: giornalista sotto scorta contro boss incensurato. Non è politica, è Roma. Anzi, è Ostia. Spada la sua candidatura l’aveva buttata lì un po’ per scherzo su Facebook qualche giorno fa: «Ho deciso di candidarmi come presidente del X Municipio, credo di vincere facilmente… Facendo i calcoli riesco ad arrivare a 15.000 voti(20 euro cadauno) ma devo aprire una lista civica e non ho idee mi aiutereste voi a trovare un nome alla mia lista civica? p.s sui 20 euro scherzo nun se sa mai…….». Nel post, Spada informa anche di aver controllato nel casellario giudiziale e di risultare incensurato.

Ora, alla candidatura Spada sta pensando seriamente. «All’inizio – spiega intervistato da Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano – era semplicemente un gioco, come fanno tante altre persone. Poi la cosa è diventata di comune interesse e adesso sto iniziando a pensarci sul serio. Le persone mi chiamano per andarle ad aiutare, alle poste le anziane mi chiedono di aiutarle e di difenderle dai politici. Insomma, qui a Ostia la gente non si fida più della politica del momento e chiede aiuto a me. Stamattina sono venuti tutti al bar da me a chiedere aiuto. Io non sono un politico e ancora non so se andrò o meno fino in fondo con la mia ipotetica candidatura, anche perché non ho la preparazione per farlo, ma mi chiedo: non è che magari la gente vuole la semplicità, ed per questo che si rispecchia in persone come me?».

Spada non ha mai fatto mistero della sua simpatia per Beppe Grillo e per il suo Movimento. «Se mi farebbe piacere candidarmi con il M5S? Non credo che sarebbero disposti a candidarmi, però ripeto: per me sono gli unici che stanno dimostrando di essere un partito pulito. Ridanno indietro i soldi che prendono come stipendio, già per questo secondo me hanno vinto, questo già significa che lavorano per il popolo. Se non mi dovessi candidare, voterò sicuramente Movimento 5 Stelle».

Ce n’è abbastanza per innescare l’ennesima polemica. Nel giorno della seconda maxiretata dell’inchiesta Mafia Capitale, il presidente del Pd e commissario del partito romano Matteo Orfini in conferenza stampa al Nazareno sparò a zero sul Movimento 5 Stelle: «A Ostia i grillini sono gli idoli dei clan» e per questo «non possono accusare il Pd di mafia». Il vicepresidente della Camera e deputato M5S Luigi Di Maio replicò annunciando una querela nei confronti di Orfini. Le parole di Spada gettano ora nuova benzina sul fuoco. Il tweet del senatore Dem Stefano Esposito, commissario del Pd di Ostia è al vetriolo: «R. Spada reggente omonimo clan #ostia: voterò sicuramente M5S. ale_dibattista invece di querele prendi distanze da mafia». Qualche giorno fa, intervenendo sempre a Radio Cusano Campus, lo stesso Esposito aveva detto: «Ostia illegale, questo è l’unico nome della lista che potrebbe mettere Roberto Spada. Peccato che prenderebbe pochi voti, perché la legalità ad Ostia è più forte di quanto lui creda».

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Il Tempo