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IGOR GELARDA CONSIGLIERE A PALERMO LASCIA I 5 STELLE: IO LASCIATO SOLO

Igor Gelarda, consigliere comunale a Palermo lascia il Movimento 5 Stelle. Il poliziotto, da sempre in rotta con gli altri cinque componenti del gruppo consiliare grillino di Palermo passa al gruppo misto.

Con una lettera al presidente del Consiglio comunale e un post su Facebook al suo elettorato spiega i motivi della sua scelta.

Ho scelto di fare il consigliere comunale quando alla nascita di mio figlio ho capito che la sola prospettiva per lui era lasciare Palermo.

Chi come me è padre, zio o nonno, può capire il senso di sconforto che comporta mettere al mondo un figlio ed essere certo che dovrà emigrare per avere la dignità di una vita felice.
Ho scelto di non rassegnarmi, e di combattere per i miei piccoli e per i tanti figli della mia città, che vedo ogni giorno soffrire e fuggire.
Prima ancora che un consigliere comunale ed un poliziotto sono uno storico, che ama Palermo. Ed anche al servizio di questo amore ed in questo profondo legame con la città è il senso del mio stare in Politica.
La mia adesione al movimento 5 stelle nasce da questa esigenza e dall’incontro con Gianroberto Casaleggio, che mi ha offerto un sogno, al quale ho creduto e credo. Per quel sogno ho lottato e combattuto.
La situazione nel movimento 5 stelle a Palermo è resa invivibile da profonde spaccature e da punti di vista politicamente opposti tra me ed il resto del gruppo consiliare. Spaccatura che sta sfilacciando l’intera rete di relazioni e di entusiasmi nel movimento cittadino, nella cornice di una progressiva e temo insanabile rottura del rapporto di fiducia con la base degli attivisti, alcuni sempre più disillusi, altri sempre più distanti dalle logiche dei portavoce.
Una lotta interna che poco giova alla causa di fare di Palermo una città migliore.
In questi mesi ho variamente segnalato la spaccatura nel movimento ai vertici. Scoprendo mio malgrado che in questo momento Palermo e la Sicilia non sono al centro dell’agenda politica del Movimento 5 stelle nazionale. Lo comprendo. Mi amareggia.
Proclamandomi indipendente, la settimana scorsa, ho inteso porre all’attenzione dello staff l’esigenza di un intervento forte su Palermo, che restituisse senso politico al nostro impegno. Prendo atto che il movimento, forse scontando anche il costo di una assenza di struttura, non ha la forza o l’intenzione di affrontare la questione Palermo e Sicilia, abbandonata a se stessa nonostante l’indiscutibile successo elettorale riconosciuto al Movimento 5 stelle. Il malcontento della base è forte in questo momento. Chi lo nega mente sapendo di farlo! La riunione di qualche giorno fa degli eletti , tutti singolarmente persone che stimo ed apprezzo, dimostra una strutturale incapacità di azione.
Tra cinque consiglieri ed uno, per quanto attivo e per quanto autore di oltre il 40% dell’attività di tutto il gruppo, si è scelto di non scegliere. Lasciando al corso degli eventi l’esito di una soluzione.
Non è nella mia indole. Credo che in momenti difficili è necessario che chi chiede la facoltà di un ruolo istituzionale sappia prendere delle decisioni. Per quanto dure ed aspre.
Nel rispetto di tutti voi ho deciso di essere, con amarezza, conseguente all’isolamento politico che sconto nel movimento 5 stelle, al disimpegno grave che il movimento sta dimostrando verso la mia città e la mia regione, all’incapacità, che ho avuto modo di testare, di assumere decisioni utili alla vita politica della città.
Rendendomi indipendente nel gruppo del movimento 5 stelle, ho voluto darmi una speranza ed una possibilità al movimento di maturare e prendere posizione. Ho voluto richiamare l’attenzione su una Città ed una regione di fatto abbandonate a se stesse, spero non tradite. A questo grido di sofferenza a questa richiesta di aiuto non ha fatto seguito neanche una anonima mail dello staff di condanna o approvazione. Tutto ciò spero non sia la misura che anche per il movimento 5 stelle la Sicilia possa diventare terra solo di voti e di consenso, e non di impegno e politica.
Potevamo fare di più. Abbiamo l’obbligo morale di fare meglio.
Ho già inviato comunicazione formale al presidente del consiglio comunale circa la determinazione assunta di lasciare in via definitiva il gruppo consiliare del movimento 5 stelle e di collocarmi al gruppo misto. Una scelta che considero drammatica, ma che è anche la certificazione nei fatti della distanza che intendo denunciare con questo gesto, tra la politica del movimento 5 stelle e la mia terra. In difesa della quale parte la mia avventura politica. Cosa che non dimentico e non dimenticherò mai.
Continuo, resto un punto di riferimento per quanti vorranno, per quanti come me sono in campo per difendere il diritto dei propri figli a vivere, invecchiare e morire felicemente nella nostra Palermo. Agirò come ho sempre fatto, come ho appreso in questi anni di attivismo e partecipazione attiva. Ascoltando. Ascoltando. Ascoltando, chiunque abbia bisogno di essere parte del processo di cambiamento per Palermo e per la Sicilia. Le cose le fanno gli uomini, non i marchi ed i simboli.
Ho inviato comunicazione anche al capo politico del movimento 5 stelle.
Resto a Palermo. Resto per Palermo. Non è la vittoria personale che cerco. Non contrattacco. Non mi arrendo. Resto a combattere, anche solo, se sarà necessario.
Per tutti voi, per la mia città, per i miei figli.