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I GRILLINI AQUILANI SI DISSOCIANO DALLA SENATRICE BLUNDO

enza-blundo-matteoderricoGli attivisti del Movimento 5 Stelle de L’Aquila pretendono spiegazioni dalla senatrice Enza Blundo, rea di aver presentato un emendamento al ddl Cirinnà sulle unioni civili non condiviso con la base e contraria ai principi stabiliti dal blog.

Lo hanno scritti in una nota, spiegando che l’operato della senatrice grillina è “in palese violazione del Codice di Comportamento Parlamentari del Movimento che prescrive, in primis, trasparenza e condivisione”.

“Gli attivisti aquilani, in ossequio ai principi fondamentali del Movimento 5 Stelle, si dissociano dalla linea politica adottata dalla Portavoce eletta al Senato Enza Blundo in quanto la stessa, senza condivisione alcuna con gli scriventi, ha tentato di emendare in peius la normativa sulle unioni civili disattendendo la volontà degli iscritti espressa con largo consenso (80% delle preferenze) mediante votazione sul blog nazionale di Beppe Grillo.

Il tutto in palese violazione del Codice di Comportamento Parlamentari del Movimento che prescrive, in primis,trasparenza e condivisione.

Invitiamo, pertanto, la Sig.ra Enza Blundo a rispettare gli impegni sottoscritti all’atto del suo insediamento in Parlamento e, quindi, a riferire in maniera puntuale sulle scelte politiche in ordine alla tematica delle unioni civili in quanto attuate, a nostro parere, nel più totale spregio dei diritti civili ed umani”, dice la nota.

L’emendamento che ha scatenato l’ira di M5S era stato evidenziato qualche giorno fa dall’Arcigay de L’Aquila:
“Con questo emendamento – aveva ribadito Arcigay – che è solo uno dei tanti che a vario titolo vengono integrati al Ddl Cirinnà, si avvera la nostra peggiore previsione: la scorporazione della proposta di legge sulle unioni civili affinché venga prodotto un istituto lontanissimo dal matrimonio e Enza Blundo si sta rendendo complice di questo gioco mandato avanti da una certa frangia conservatrice degli eletti in Parlamento, da sempre ostili all’uguaglianza delle persone omosessuali e lo sta facendo assieme a Serenella Fucksia (M5S), altra firmataria”.

La senatrice aquilana aveva risposto ad Arcigay su Twitter, difendendosi: “Follia non dare limiti e consentire a tutti di accedere a benefici giuridici ed economici, comunque io li avevo ritirati”.

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