AttualitàHomePolitica

I DILETTANTI GRILLINI DI ACATE DOPO ESSERSI MANDATI A CASA CERCANO DI RECUPERARE GLI SCRANNI

m5s-acate-matteoderricoPer i grillini il consiglio comunale di Acate, destinato allo scioglimento dopo la bocciatura del conto consuntivo in aula, si può ancora salvare.

È il sunto della nota diramata dagli stessi grillini, i quali precisano che “Nonostante gli sviluppi del consiglio per un attimo abbiano lasciato sperare in una ben differente interpretazione delle norme, la procedura relativa allo scioglimento del consiglio sarà disposta eventualmente allo scadere infruttuoso del termine che decorre dalla disposta adunanza del 14 settembre. Ci chiediamo – prosegue la nota – se i consiglieri di maggioranza si rendano conto che perdendo il loro scranno consiliare perderanno anche il peso «contrattuale» da far valere contro il loro stesso sindaco, da loro tante volte amato e tante volte tradito”.

m5s-acate-fb-matteoderricoAl di là dei toni decisamente aspri utilizzati dai grillini, sarà interessante adesso vedere come si evolverà la vicenda: scioglimento del consiglio (per coerenza politica) o dietrofront. Chi vivrà vedrà.

Avevano bocciato il conto consuntivo per mandare il sindaco Franco Raffo a casa ma saranno solo i consiglieri ad andarsene! Ha dell’incredibile quanto accaduto ad Acate dove il consiglio comunale, bocciando il consuntivo, ha decretato il suo stesso scioglimento, mentre il sindaco rimarrà in carica fino alla scadenza naturale del mandato, nel 2018.

Insomma, un colpo di mano «alla carlona» che ha coperto i consiglieri comunali di ridicolo. Peggio ancora (per loro) dovranno lasciare gli scranni. Quanto accaduto, verificatosi lunedì sera, ha un suo precedente non così grave lo scorso 29 maggio. Quella sera il consiglio comunale acatese bocciò, per la prima volta, il bilancio consuntivo del 2014. Le competenze, di conseguenza, passarono nelle mani della Regione che inviò un commissario ad acta.

Quel documento, approvato da giunta e revisori dei conti, è stato invece bocciato per la seconda volta dai consiglieri grillini, autori così del loro stesso «suicidio politico».

mader
Fonte: Corriere di Ragusa