Ieri sera un migliaio di persone sono scesi in strada ad Ostia per il sfilata del Movimento 5 Stelle per chiedere le dimissioni di Ignazio Marino. Beppe Grillo dal palco dopo i soliti attacchi a tutto campo, senza “vaffa”, e in particolare al Partito Democratico.
Nonostante sia ancora stanchino ha elogiato la decisione di Tsipras, qualche ora dopo spalleggiato dall’estrema destra di Alba dorata, di andare al referendum per portare il popolo greco a rompere definitivamente con l’Europa.
Ha poi affermato che starà un po’ da parte perché loro, i grillo-boys, devono diventare il volto del Movimento, “ma non vado via, il Movimento è nel mio Dna”.
Approfittando del momento di debolezza elettorale del PD, Grillo vuole tentare di occupare, con i suoi uomini, tutte le caselle politiche possibili a cominciare dal comune di Roma con Alessandro Di Battista.
Secondo le regole del M5S Di Battista non potrebbe essere il candidato sindaco. Qualunque eletto del M5S deve concludere il proprio mandato prima di poter candidarsi a ricoprire un’altra carica istituzionale. Però le regole sono fatte per essere eluse.
Sembra che i militanti grillini non siano in accordo con Gianroberto Casaleggio che avrebbe tentato di fermare Di Battista. Ma invaso da mail pro “Dibba”stia pensando ad una deroga al divieto.
Ieri sera un migliaio di persone sono scesi in strada ad Ostia per il sfilata del Movimento 5 Stelle per chiedere le dimissioni di Ignazio Marino. Beppe Grillo dal palco dopo i soliti attacchi a tutto campo, senza “vaffa”, e in particolare al Partito Democratico.