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GREGORIO DE FALCO: TONINELLI SULLA SEA WATCH 3 DICE UNA SCIOCCHEZZA

Gregorio De Falco è stato fino al 31 dicembre senatore del Movimento 5 Stelle. È stato espulso dal Movimento proprio nell’ultimo giorno dell’anno. Il comandante De Falco, nei minuti immediatamente successivi al naufragio, giunse nella sala operativa della Capitaneria, assumendo il coordinamento dei soccorsi all’unità da crociera in difficoltà.

Noto per aver coordinato, come comandante della Capitaneria di Porto, nei minuti immediatamente successivi al naufragio della Costa Concordia e per la telefonata in cui intimava a Schettino “Salga a bordo, ca**o”, su Facebook ha smentito le affermazioni del ministro Toninelli sulla SeaWatch3:
“Quanto affermato oggi dal Ministro Toninelli, in merito al presunto fermo amministrativo della Sea Watch, non corrisponde alla verità, poiché non è stato effettuato alcun fermo. Inoltre, quanto dichiara lo stesso Ministro circa la non utilizzabilità delle navi da diporto per effettuare soccorsi, è una sciocchezza, a mente dell’articolo 98 della Convenzione di Montego Bay, dell’ Articolo 33 Cap.5 della Convenzione Solas e del Cap. 2.1.10 della Convenzione di Amburgo, denominata SAR.

Tutte queste norme, infatti, obbligano gli Stati ad esigere dai Comandanti delle proprie navi, di tutte le navi, indipendentemente dallo scopo per cui esse si impiegano, di effettuare soccorsi in mare, quando possibile.
(E’ bene ricordare, in più, che la categoria del diporto italiana non è sovrapponibile a quella olandese del “pleasure yacht”.)”

Ecco cosa aveva affermato Toninelli:
“La nostra Guardia Costiera ha effettuato il fermo amministrativo della SeaWatch3 per violazioni delle norme in materia di sicurezza della navigazione e di tutela dell’ambiente marino.
Stiamo parlando di una imbarcazione registrata come “pleasure yacht”, che non è in regola per compiere azioni di recupero dei migranti in mare. E mi pare ovvio, visto che è sostanzialmente uno yacht.
In Italia questo non è permesso.
Se tu, milionario, compri uno yacht, vai in navigazione per piacere, non per sostituirti alla Guardia Costiera libica o di altri Paesi.
Voglio ringraziare le Capitanerie di Porto per il loro grande lavoro sul fronte della legalità. Ma soprattutto mi chiedo: il governo olandese non ha nulla da dire rispetto a una imbarcazione di una Ong tedesca che chiede e ottiene la bandiera dei Paesi Bassi per scorrazzare nel Mediterraneo agendo fuori dalle regole?”